2015
Sorrentino: «Dopo Zamparini c’è il nulla»
Il portiere del Palermo: «Fare il capitano è dura, la curva divisa fa male»
Le polemiche non sono state cancellate, ma dopo la vittoria con il Frosinone in casa Palermo c’è un po’ più di fiducia. Il clima non è del tutto sereno, con i tifosi rosanero divisi che accusano il presidente Maurizio Zamparini di dettare un po’ troppo legge, ma qualcosa potrebbe cambiare. Parola di Stefano Sorrentino: il capitano rosanero, intervistato oggi, ha parlato in difesa del suo presidente ed ha invitato i tifosi a fare un passo indietro rispetto alla contestazione delle ultime settimane. Uniti si vince, divisi no. «Leggo e sento che tanti ce l’hanno con il presidente ma mi chiedo: il giorno che Zamparini si romperà le scatole cosa succederà? Spero di non rivedere il Palermo come quando giocava contro mio padre e si barcamenava tra la B, la C e i fallimenti. Io mi tengo stretto Zamparini e la strada vecchia anche perché la strada nuova non la conosciamo e non c’è nessuno che vuole comprare il Palermo», le parole piuttosto chiare di Sorrentino nel corso dell’intervista.
PALERMO, SORRENTINO: «DURA LA VITA DA CAPITANO» – «Quanto è difficile fare il capitano a Palermo? Tanto. A volte mi ritrovo a parlare con mia moglie solo la sera quando siamo a letto prima di dormire perché durante il giorno non riusciamo a scambiare due parole. Avrò anche commesso errori ma cerco sempre di comportami nel miglior modo possibile, senza tralasciare niente e nessuno e mi faccio carico anche di problemi che non mi competono – spiega Sorrentino a La Repubblica, prima di affrontare il tema fuori rosa (Enzo Maresca, Luca Rigoni e Fabio Daprelà) – . Da collega, amico e compagno di battaglie, a livello umano dispiace. Però è anche vero che nessuno di noi si può permettere di entrare in situazioni che sono societarie e personali. Sono discorsi loro anche se mi dispiace».
«BASTA PARLARE DI IACHINI» – Sorrentino commenta favoromente l’arrivo in panchina di Davide Ballardini, che si è saputo imporre silenziosamente e, nonostante la gratitudine nei confronti di Beppe Iachini, che lo ha nominato capitano, chiede meno polemiche: «Del resto potrebbe venire pure José Mourinho, ma in campo scendiamo noi». L’estremo difensore rosanero punta a rilanciare adesso il Palermo in vista delle prossime partite, dopo la bella vittoria sul Frosinone, lanciando però un messaggio alla curva rosanera: «Vedere adesso la curva divisa e poca gente sugli spalti è una pugnalata al cuore. Ci sono squadre messe peggio di noi che riempiono lo stadio». La situazione, per il momento, è poco nitida. Capitolo rinnovo: Sorrentino ammette che non ci sono stati passi in avanti, ma che la sua priorità ad oggi resta il Palermo. Da gennaio non firmerà allora con nessun altro club, a meno che le trattative per il prolungamento con i rosanero non si interrompano del tutto.