Sorrentino: «Ci danno già per spacciati»

«Siamo come la coperta troppo corta: tiri da una parte e poi ti scopri»

Ressegnati mai. Il Palermo non si arrende a quella che per il momento è l’evidenza dei fatti: i rosanero sono in piena zona retrocessione a un paio di mesi dalla fine del campionato ed il rischio di finire in Serie B è grosso. Non si arrende soprattutto il capitano Stefano Sorrentino, ultimo baluardo della squadra siciliana dopo una serie infernale di cambi di allenatore quest’anno che ha portato l’intera società alla deriva. «La piazza sembra rassegnata alla retrocessione ormai, ma sbaglia ad esserlo – le parole di Sorrentino poco fa – . Diciamo che un po’ tutta l’Italia ci dà già come retrocessi, ma per noi sarà ancora più bello lottare contro tutti e contro tutto». Di fatto, il pareggio contro l’Empoli ha in parte condannato i rosanero, che erano appena sopra la zona rossa della classifica… «Il nostro umore è buono, specie dopo un bel punto conquistato su un campo difficile come quello dell’Empoli – aggiunge Sorrentino – . In questo momento chi guarda la classifica potrà pure spaventarsi, ma io sinceramente non la guardavo prima e non la guardo ora». 

SORRENTINO: «COPERTA TROPPO CORTA» – Con Walter Novellino in panchina le cose dovranno e potranno (ancora) cambiare in casa Palermo. Sorrentino ammette le difficoltà del nuovo allenatore e, in qualche modo, si può leggere anche una velatissima critica alla società per il mercato svolto in questa stagione: «Novellino è arrivato da poco e si è concentrato subito sulla fase difensiva, adesso la sosta internazionale ci permetterà sicuramente di affinare anche la fase offensiva – spiega Sorrentino ai microfoni di Sky Sport – . In questo momento siamo come la coperta corta: tiri da una parte e finisci per scoprirti dall’altra. Adesso la cosa più importante da fare e mettere insieme punti per muovere la classifica». La prossima partita di campionato sarà proprio in casa del Chievo Verona, storica ex di Sorrentino: non proprio uno scontro diretto, ma quasi… Per l’estremo difensore nessun ostacolo è insormontabile.