2016
Novellino: «Palermo, gioca come dico io»
«Le mie squadre devono lottare, bisogna giocare come piace a me»
Ci vuole grinta e determinazione per conquistare la salvezza: la parola d’ordine è “atteggiamento” per Walter Novellino, che in conferenza stampa ha fatto il punto della situazione in casa Palermo. «L’atteggiamento di Verona non mi è piaciuto, le mie squadre devono lottare. Io sono venuto qui per salvare il Palermo e l’approccio contro il Chievo non ci salva. Si deve tornare a giocare come piace a me: le mie squadre devono concedere poco e ripartire. Ora abbiamo esterni che hanno corsa. Siamo in una fase nella quale dobbiamo fare risultati e per riuscirci serve il giusto atteggiamento. Zamparini mi ha detto che col Chievo ha visto la mia più brutta partita in assoluto. Serve un atteggiamento diverso», ha dichiarato il tecnico rosanero.
CHIACCHIERE A ZERO – Novellino ha presentato poi la sfida contro la Lazio: «Dobbiamo fare la nostra partita, cercando in tutti i modi il risultato per trascinare il pubblico dalla nostra parte. La qualità maggiore ce l’ha Vazquez, senza di lui servirà un atteggiamento diverso anche nelle ripartenze. Da quando sono arrivato ho fatto un punto, le chiacchiere stanno a zero. Lasciamo perdere la tattica. Io a rischio esonero? Bisogna salvare il Palermo. Inzaghi? E’ stato un mio giocatore. Con lui siamo arrivati quinti e con una squadra forse meno forte di questa, ma con più palle».
INNESTI E SCELTE – Infine, ha parlato dell’arrivo di Di Marzio in società, di calendario e scelte: «E’ un grande acquisto, una grande persona. Abbiamo vinto insieme e sono felicissimo che possa darci una mano. Calendario? Sarri ha ragione sul giocare prima e dopo. Ammetto che mi piacerebbe giocare in contemporanea con Carpi e Frosinone, non dopo. La Gumina? L’ho convocato, ammetto che mi piace tantissimo. L’ho visto bene, ha tutto per essere un giocatore vero. L’ho provato. Struna? E’ più difensore degli altri terzini in rosa, l’ho preferito per questo finora, ma ho provato soluzioni diverse in settimana».