2016

Novellino: «Palermo, ferma il Napoli!»

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«Bisogna lavorare a livello mentale e trovare la “cazzimma”»

La situazione è delicata in casa Palermo e all’orizzonte c’è la sfida contro il Napoli, la seconda della “classe”. Ma Walter Novellino, arrivato dopo il caos tra Beppe Iachini e Maurizio Zamparini, è fiducioso: «Credo molto nella voglia dei giocatori: sono convinto che la prima cosa che debbano pensare sia a fare un’ottima partita sotto l’aspetto caratteriale. Non dimentichiamoci che sono dei professionisti. C’è tanto entusiasmo: spero con la mia esperienza di dare una mano al Palermo per arrivare alla salvezza. Affronteremo una squadra fortissima, per cui dovremo fare la partita perfetta. Abbiamo tanto rispetto per il Napoli, ma vogliamo fare bene e sono sicuro che possiamo farcela. I tifosi devono aiutarci, voglio che perdano questa indifferenza. Possiamo farla dimenticare con buoni risultati».

SERVE LA “CAZZIMMA” – Il nuovo allenatore rosanero in conferenza stampa ha parlato del suo arrivo in Sicilia: «Avevo molte richieste in B, ma ho aspettato e ho fatto bene. Non voglio deludere il presidente e i tifosi. Ho sentito Iachini, mi ha parlato molto bene della squadra. E’ normale che ci siano dei momenti di difficoltà, ma i ragazzi hanno voglia, l’ho visto negli allenamenti. Bisogna lavorare a livello mentale, sulla forza. Se troviamo quella “cazzimma” possiamo uscire da questa situazione. Conosco Zamparini dal 1998, è uno che sta sempre vicino alla squadra. Non gli ho chiesto nulla, con lui c’è un rapporto di stima e mi ha fatto sempre lavorare tranquillamente, poi è normale che possa dire la sua».

POCHE IDEE, MA BUONE – Infine, ha parlato della corsa salvezza, di alcuni colleghi e giocatori e del rapporto con Beppe Iachini: «Stellone? Mi ha fatto vincere, lo stimo molto, ma siamo in corsa per la salvezza e ci servono risultati positivi. La squadra mi piace tatticamente. Vazquez? Può fare quello che vuole in campo, salta l’uomo e crea superiorità. Sarri? Lo conosco, è un amico, un grande lavoratore e la dimostrazione che il lavoro paga. E’ un grande tattico, lavora molto sul campo. Anche lui conosce bene. Dobbiamo lavorare su alcune situazioni, non molte perché altrimenti si crea confusione. Non posso stravolgere tutto. Gilardino? E’ importante, come tutti i nostri giocatori. C’è da lottare, ma sono convinto che il Palermo possa arrivare alla salvezza. Ogni allenatore che è stato qui ha portato qualcosa di buono, per cui sono fiducioso. Ho trovato una squadra ben messa in campo. Iachini è un mio figliolo, l’ho avuto come secondo e come giocatore».

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