2015
Palermo, Iachini: «Zamparini cuore d’oro»
Il tecnico elogia il presidente: «Però quando arriva la partita…»
Giuseppe Iachini, allenatore del Palermo, racconta ai microfoni de Il Giornale di Sicilia alcuni aneddoti relativi al presidente della formazione siciliana: «Non ho mai dubitato di Zamparini, mi attenevo ai nostri colloqui. In passato sarà successo diversamente, ma il presente è una storia diversa. In due anni e mezzo abbiamo costruito lavoro e principi che il patron rosanero apprezza. Ritiro? E’ stato bello ritrovarci, non era una punizione ma una prevenzione e forse c’era anche un po’ di scaramanzia. Zamparini ci è stato sempre vicino, il primo giorno ci ha detto che guardando i filmati degli avversari ci rimbambivamo, l’ha fatto per sdrammatizzare. E’ stato utile anche non parlare sempre di calcio. Il presidente a cena ci ha raccontato la sua vita e gli abbiamo detto che se scrivesse un libro sarebbe un bestseller. Sembra barbuto e incazzoso, ma ha un cuore d’oro e disponibile. Poi però arrivano la partita e le ore successive…».
LE DICHIARAZIONI – Prosegue Iachini: «Dopo la vittoria sul Bologna ero contento più per i ragazzi che per me. Durante la settimana lavoravano tanto ma non raccoglievano. In questa prima parte della stagione abbiamo avuto diversi problemi come gli infortuni di Rigoni e Djurdjevic, i ragazzi che partivano con le Nazionali. Poi dovevamo inserire Gilardino e notavo che qualcosa non andava sugli esterni. Siamo stati anche sfortunati tra autogol e legni, il sesto colpito a Bologna. Nell’ultima settimana alcuni hanno fatto lavori specifici per mettere benzina sulle gambe».