Iachini: «Potevo tornare alla Sampdoria» - Calcio News 24
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2015

Iachini: «Potevo tornare alla Sampdoria»

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iachini palermo settembre 2015 ifa

L’ex allenatore del Palermo: «Mi sono lasciato bene, non c’è un perché»

Qualche settimana fa l’addio al Palermo di Beppe Iachini: il tecnico ascolano, il più duraturo della presidenza rosanera di Maurizio Zamparini (circa due anni e mezzo), è tornato a parlare ieri della propria esperienza siciliana. Un esonero, il suo, in buona parte già previsto dopo gli attriti degli ultimi mesi con la dirigenza palermitana, ma tutto sommato indolore: per Iachini, a cui è succeduto Davide Ballardini, la consapevolezza di aver svolto un ottimo lavoro. Nessun rimpianto dunque, nemmeno quello di aver rinunciato, in estate, ad alcune offerte interessanti, come quella della Sampdoria. «Sono orgoglioso del mio percorso professionale: in cinque anni ho vinto campionati in quattro piazze diverse, anche da subentrato, in situazioni non facili. Ci potevano essere in estate delle possibilità di un ritorno alla Sampdoria, ma avevo un contratto con il Palermo e mi sembrava giusto onorarlo», ha raccontato Iachini, che ha già allenato la Sampdoria tra il 2011 e il 2012, in merito ai rumors estivi.

IACHINI: «COL PALERMO MI SONO LASCIATO BENE» – Sull’addio al Palermo: «Non c’è molto da dire, ci siamo lasciati bene. Dopo due anni e mezzo, anche nei matrimoni, capitano momenti di non condivisione e ci si lascia. Rimane quanto di buono fatto in questi due anni e mezzo: la cavalcata della promozione, il campionato dell’anno scorso, la maturazione di tanti ragazzi. Sapevamo che quest’anno era dura: erano partiti alcuni giocatori e ne erano arrivati altri, però avevamo gli stessi punti della stagione precedente. C’era qualche problemino, ma non sono andato via per la classifica: il rapporto era ottimo con i giocatori, faranno bene. Perché allora sono andato via? Non c’è un perché in particolare, speravamo di migliorare, volevamo continuare, ma auguro comunque alla squadra di fare bene», le parole di Iachini ai microfoni di Sportitalia.

«VAZQUEZ E DYBALA TOP PLAYERS» – «Franco Vazquez era in orbita Palermo da anni, ma non trovava il modo di esplodere: io ho cucito intorno a lui un modulo per esaltarne le qualità. La sua fiducia è cresciuta e alla fine ha dimostrato: può giocare seconda punta o trequartista, è uno di quelli che potrebbe fare le fortuna di una big – ha continuato Iachini – . Paulo Dybala? Era un puledro allo stato brado, c’erano solo dubbi sulla sua collocazione tattica. Abbiamo lavorato intorno a lui come seconda punta, è stato bravo il mio preparatore perché lo ha fatto esplodere fisicamente, poi il ragazzo è cresciuto anche come tecnica individuale. Alla Juventus altri giocatori, rispetto a lui, hanno mento caratteristiche da seconda punta, ma in prospettiva può essere un gran centravanti di profondità»

«FUORI ROSA? GENTE PROFESSIONALE» – In chiosa, un commento sui giocatori attualmente messi fuori rosa da Zamparini (Enzo Maresca, Luca Rigoni e Fabio Daprelà): «Io sono contento di aver contribuito dal lato tattico e sportivo al miglioramento del Palermo. Se c’è qualcuno che mi rimpiange? Non è corretto dire questo nei confronti di Ballardini. A Palermo c’è un gruppo di ragazzi molto seri. I fuori rosa sono stata una presa di posizione della società, ma conosco la loro professionalità e bravura e non la metto in dubbio»

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