2016
Cionek: «Al Palermo non è stato regalato nulla»
«Orgoglioso della nostra impresa, ora voglio il Barbera pieno in altre situazioni»
Thiago Cionek è diventato un elemento indispensabile per la difesa nel Palermo sopratutto nella seconda parte di stagione. Il difensore rosa-nero ha raccontato le emozioni della stagione vissuta in Sicilia: «Avevo giocato col Modena al “Barbera” e poi contro la Samp la prima partita con la maglia del Palermo. Già da avversario era stata una grande emozione. Ma avere la possibilità di giocare l’ultima partita del campionato con lo stadio pieno, in uno scontro salvezza, è stata un’emozione indescrivibile e sento ancora addosso l’adrenalina della partita col Verona. Ricordo ogni momento di quella gara, di come i tifosi ci hanno spinto anche quando abbiamo subito il pareggio e per alcuni minuti eravamo retrocessi. Spero di rivedere il “Barbera” pieno ancora tante volte, ma in altre situazioni».
LE DICHIARAZIONI – Prosegue Cionek nell’intervista con il Giornale di Sicilia: «Nazionale? L’ultimo mese è stata una svolta per me. Non è stato facile stare fuori cosi a lungo e sentivo l’Europeo sempre più lontano. Quando stavo a Modena ero sempre convocato, mentre le ultime amichevoli di marzo ero stato lasciato a casa. Ma non ho mai smesso di crederci. Inoltre, ero sempre in contatto col ct della Nazionale Adam Nawalka che si aspettava un mio finale positivo. Le ultime quattro partite sono servite ad aiutare il Palermo e anche a convincere il ct. Sono nei 28 e sono convinto che posso fare parte anche della lista definitiva dei 23. Quando ho saputo della chiamata? Lo staff della Polonia è venuto a vedere le mie partite col Palermo. Dopo la Fiorentina, Nawalka mi ha chiamato per dirmi che ero tra i convocati. Polemiche? Ogni giorno che leggevo i giornali c’erano polemiche, noi dovevamo solo pensare al campo. Al Palermo non è stato regalato nulla e per questo sono ancora più orgoglioso della nostra impresa».