2009

Palermo, Rossi: “Ieri abbiamo fatto una grande impresa”

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Il giorno dopo aver battuto il Milan raggiungendo la finale di Coppa Italia, Delio Rossi è ancora entusiasta.
Il tecnico del Palermo, ai microfoni di Radio Radio, esamina la prestazione dei suoi ragazzi 24 ore dopo aver vinto: “Abbiamo giocato contro i campioni d’Italia, hanno preso sei gol in tutto il girone di ritorno e quattro adesso solo con il Palermo – ha detto Rossi – . Ã? Quando giochi contro il Milan e hai in squadra ragazzi del ’93 e alcuni all’esordio, vuol dire che giocando a calcio hai fatto una grande impresa. Acquah? Aveva giocato a Milano da titolare, disputando una grandissima partita. Ieri gli tremavano un po’ le gambe, ma questo la dice lunga sul fatto che quando lavori con i giovani devi avere pazienza. A me il coraggio non è mai mancato, se l’ho fatto giocare è perchè ritenevo che potesse giocare. Poi durante la partita, devi avere il coraggio di dire che forse era meglio fare diversamente. Se è servito a qualcosa lasciare Palermo? Ho trovato tutto come prima, per come li avevo lasciati. Non ero andato via per uno scarso feeling con la squadra. à? stata una scelta del presidente, che ha ritenuto giusto cambiare. Sono tornato e ho ritrovato la stessa squadra, un po’ impaurita ma comunque la stessa squadra. Il futuro? Fino a giugno ho un contratto con il Palermo. Il mio futuro lo costruisco qui. La prima valutazione la farò con il Presidente, penso sia giusto così. Prima devo rendere conto alla mia società . Se andrei alla Roma? Sono un professionista, con un passato alla Lazio di cui sono orgoglioso, ma non vedo perchè uno che è stato in una squadra non possa allenarne un’altra. Non ci vedo niente di scandaloso. In qualsiasi squadra che andassi ad allenare, o se restassi a Palermo, vorrei essere al centro di un progetto. Perdonare Zamparini? Il problema non è perdonare o questo, non c’è un problema tra me e il presidente, anche se su certe situazioni abbiamo avuto delle diversità  di opinioni. In Italia si pensa che un allenatore valga l’altro, poi magari non va bene e se ne prende un altro. Non è così, l’allenatore è colui che va messo al centro di un progetto. Posso mandare via i giocatori, ma l’unico che non devo mandare via è il tecnico. Però non siamo abituati a questa cosa, in Italia. Ma guardare il Manchester United o l’Arsenal. Se in Italia c’è una squadra che può farmi fare questo? No. Comunque dove vado penso di rimanere a vita. Io ho un contratto con il Palermo, sembra quasi che vogliate sponsorizzarmi verso altre squadre, ma io sono legato a questa gente. Cosa dovrebbe fare Zamparini per farmi rimanere? Mettermi al centro di un progetto, ma questo indipendentemente dal Palermo. Il progetto è: voglio fare questa cosa con questo budget e abbiamo deciso di ottenere un determinato risultato. Hai un tot di tempo per portarlo avanti, lo dici a tutti e lo metti in condizione di lavorare. E se non ti porta i risultati lo mandi via, altrimenti lo gratifichi. Questo però nel calcio non si può fare. Questa squadra ha dei margini di miglioramento, il futuro è suo perchè ha delle qualità . Ogni anno non puoi ricominciare da capo. L’allenatore deve portare avanti i progetti della società , ma deve essere al centro degli stessi. Ma questo vale per il Palermo e per tutte le squadre. Noi abbiamo dei ragazzi giovani ma con qualità , una qualità  che secondo me va integrata.
Quando non alleno vedo le partite degli altri. Ciò che conta è la qualità , ma questa va integrata con altra qualità . La gioventù non basta, se non è unita a grandissima qualità . Il Palermo ha giocatori che un domani arriveranno a giocare a grandissimi livelli. Pastore? Ã? L’anno scorso non era titolare prima che arrivassi io. Stiamo parlando di un ragazzo di 20 anni, deve crescere, ma è un centrocampista atipico che ha fatto undici gol senza battere rigori e punizioni. Non so quanti altri centrocampisti di questa età  in Italia abbiano questo rendimento. Dovrà  crescere e diventerà  un giocatore alla Falcao.”

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