2013
Palermo, Milanovic: «Juventus, ecco perché saltò il trasferimento»
PALERMO MILANOVIC JUVENTUS – Il difensore serbo del Palermo, Milan Milanovic, si è raccontato in una lunga intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, rivelando un’infanzia difficile e un corteggiamento di una big prima di approdare in Sicilia: «La Juve mi avrebbe mandato in prestito al Siena. Eravamo a fine stagione e non si capiva se il Siena sarebbe stato promosso in A. Mi dicevano: ´Aspettiamo´. Decisi di andare a Milano per parlare con la Juve e quel giorno la neve bloccò il volo, a Belgrado. L’indomani la neve copriva tutto e allora capii che era un segnale, io credo nel destino. Sono un Ariete e, come dice Troianiello, ho le corna. Così dopo una discussione con Luca Cattani, il procuratore e la mia famiglia decisi di accettare Palermo. E sono qui non solo per i soldi, per crescere, completarmi».
IL KOSOVO – Milanovic racconta il suo calvario da bimbo: «Ero lì in Kosovo, ho visto abbastanza orrori. Avevo otto anni. È stata un’esperienza che ha lasciato traccia dentro di me. Mio padre andò a combattere, mia madre lavorava in ospedale a Pristina. Io e mio fratello siamo rimasti con il nonno. Ogni sera scorgevo aerei minacciosi, tracce luminose, fuochi, boati assordanti e potevo immaginare la distruzione. Adesso c’è tanta politica in mezzo, speriamo? Io vorrei serbi e albanesi insieme senza guerra. Il mondo è uno solo. Ujkani? Bah, io e Ujkani parliamo poco di queste cose. Ci rispettiamo, è un bravo ragazzo. Lui albanese, io serbo, nessun problema tra noi”.