2009

Palermo, Migliaccio: “Do 7 al 2010 del Palermo”

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“Un voto al 2010 del Palermo? Direi un 7 pieno, l’anno scorso abbiamo fatto una stagione strepitosa. 7 perchè sono un pò severo nei giudizi nei quali sono coinvolto direttamente, il Palermo dell’anno scorso merita forse qualcosina in più”. E’ quanto dichiarato in un’intervista esclusiva rilasciata ai microfoni di Palermo Channel TV dal centrocampista rosanero Giulio Migliaccio. “E’ stato l’anno della definitiva maturazione, anche da un punto di vista mentale – sottolinea il centrocampista napoletano – abbiamo dimostrato che siamo in crescita da questo punto di vista con le vittorie esterne di Torino, Firenze e Cesena. Partite nelle quali non solo abbiamo fatto risultato ma giocato molto bene. Abbiamo un pò steccato a Napoli e a Bari, ma sono episodi che possono starci in una stagione. 27 punti a due turni dal giro di boa sono un ottimo bottino.Ã?  Chi voterei come rivelazione dell’anno tra Sirigu, Pastore ed Ilicic? Sinceramente sono orgoglioso di tutto il nostro gruppo. Il Flaco dopo il Mondiale è maturato in maniera esponenziale – spiega Migliaccio – non dimostra nemmeno l’età  che ha visto il suo senso di responsabilità  e gli atteggiamenti nei confronti del resto della squadra. Ormai è una certezza. Lo sloveno è una sorpresa, nessuno credeva potesse ambientarsi così bene in così poco tempo. E’ stato determinante in fase realizzativa. Il nostro portiere si sta confermando ad alti livelli: e si sa che nel calcio non è impossibile arrivare a grandi standard, ma è difficilissimo ripetersi dopo una grande annata. Salvatore ci sta invece riuscendo in pieno”. Il numero 8 del Palermo si è poi soffermato sul momento più esaltante e quello meno felice dell’anno che sta per chiudersi. “Direi che in un certo senso coincidono. La sfida con la Sampdoria è stata una gioia incredibile, una giornata strepitosa per noi, per la società  e la tifoseria nel senso che arrivare a disputare una partita che valeva l’accesso alla Champions League è stato qualcosa di straordinario per Palermo e per il Palermo. Allo stessoÃ?  tempo l’epilogo non ci ha concesso di realizzare questo sogno, questa partita la ricorderò per tanti anni perchè la possibilità  di giocarla è stata fantastica e allo stesso tempo la conclusione ha lasciato l’amaro in bocca. Il derby un tabù sfatato? Era diventato un incubo, in particolare per chi come me è qui da quattro anni e aveva vinto solo il primo (nel 2007-08, con un calcio di punizione di Miccoli, ndr). Per un motivo o per un altro non riuscivamo mai ad imporci, mancava sempre questo successo alle nostre soddisfazioni al termine del campionato. Per noi della vecchia guardia è stata una gratificazione incredibile stravincerlo”.Ã?  Migliaccio ha poi tracciato un bilancio del suo 2010. “Non mi darò mai un voto (scherza, ndr), ma sono fiero di aver disputato una stagione da protagonista e di aver dato il mio piccolo contributo in questa annata che per noi è stata da record. Zamparini non lascia il Palermo? Meno male. Ero convinto intimamente, conoscendolo, che non avrebbe mollato. So quanto tiene a questa squadra, a questa città  e anche a questo gruppo. Ci ha sempre trattato come figli. Sono felice che ci abbia ripensato, è grazie a lui se possiamo continuare a sognare. Che prospettive per il nostro 2011? Il 2010 è stato l’anno della consacrazione, il prossimo dev’essere ugualmente importante. Dobbiamo ripartire da quanto abbiamo costruito nella scorsa annata senza cullarci su quanto di buono abbiamo fatto. Non dobbiamo porci obiettivi, il campionato italiano è talmente strano e difficile che tutto può cambiare rapidamente. Abbiamo però dimostrato di poter stare tranquillamente tra le prime sette-otto del campionato”, ha concluso il centrocampista del Palermo.

Fonte: reterete24.it

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