2015

Palermo, Jajalo si presenta: «Qui per aiutare»

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Il centrocampista ha già esordito in rosanero

Ha già esordito con la magia del Palermo nell’ultima gara contro il Verona, e adesso si presenta. Queste le parole di Mato Jajalo durante la sua conferenza stampa di presentazione in rosanero: «Arrivo dal Rijeka ma sono migliorato sotto diversi aspetti. Ho più esperienza, ho giocato tante partite, sia al Rijeka che al Colonia. Adesso sono più pronto per giocare in Italia. Ho fatto tre o quattro allenamenti con la squadra, sono sceso in campo per la prima volta e sono contento di essere entrato subito nel giro giusto. Se me lo aspettavo? Ci sono dei giocatori infortunati che non sono al meglio, e così ho avuto la possibilità di giocare, ma sono a disposizione del mister. Ho giocato in una posizione che preferisco, la metà campo, ed è in questa posizione che riesco ad esprimermi al meglio».

CLASSIFICA – Jajalo ha proseguito: «Siamo sopra Inter e Milan in classifica, la cosa mi rende ancora più felice di essere arrivato qui. Vogliamo fare più punti possibili. Posso solo ringraziare il Rijeka. Ho giocato sei mesi lì, ho giocato in Europa League e li ringrazio. La Germania? Ogni club mi ha trasmesso qualcosa di buono, anche il Colonia, a parte l’anno della retrocessione (ride, ndr). Prima di arrivare avevo già visto qualche gara del Palermo, ma non sapevo tantissimo. Iachini è molto carico, vuole che si faccia un buon lavoro in allenamento e questo mi piace».

ESPERIENZE – Ancora il centrocampista: «Al Siena? Giocavo nel 4-3-3, un modulo molto offensivo. Per me è stata una grande esperienza, come tutte le altre. Non siamo stati fortunati, certo, siamo retrocessi anche per una serie di conseguenze negative. Sono voluto andar via perchè volevo crescere in Germania. Conoscevo meglio il tedesco, avevo ricevuto una buona offerta e così ho deciso di trasferirmi al Colonia, dove avrei avuto più visibilità, da spendere anche per la Nazionale».

GRUPPO – Sui compagni: «Tutti mi stanno aiutando nel mio inserimento nel gruppo, che spero sia veloce. Non solo Terzi, che ho conosciuto al Siena, così come Milanovic. Tutti mi aiutano e anche il mister cerca di farmi sentire parte del gruppo. Ringrazio tutti, mi facilitano le cose. Mi ispiro a Prosinecky, Zidane e Modric. Podolski in Italia? Ha bisogno di tempo per ambientarsi e rendere al meglio. Lui è comunque un giocatore importante, ha giocato nell’Arsenal e nei grandi club, deve integrarsi. La Bundesliga è diversa dall’Italia, si gioca di più sulla potenza e sul contropiede, le gare finiscono anche 5-5. Iachini? Mi ha detto di giocare come so, di non fare cose complicate». Infine, un aneddoto: «Ho fatto gol a Neuer da 30 metri, ma non so cosa sia successo, ho tirato ed è andata bene».

 

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