Palermo, Iachini in conferenza: «Lavoriamo per avere un'identità. E Belotti...» - Calcio News 24
Connettiti con noi

2013

Palermo, Iachini in conferenza: «Lavoriamo per avere un’identità. E Belotti…»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

iachini palermo 2013 ifa

SERIE B PALERMO IACHINI – Contro il Novara sono arrivati tre punti pesantissimi in pieno recupero, grazie al giovane Andrea Belotti, ma Iachini predica calma per quel che concerne il discorso promozione, anche perché, domani a Lanciano, la situazione infortunati non è delle migliori: «Non possiamo parlare di rosa al completo, Dybala non è guarito al 100% e Stevanovic ha messo male il piede ieri in allenamento e sicuramente non potrà essere disponibile per questa partita. C’è rammarico perchè la sua era una situazione sulla quale stavo lavorando da un mese. Belotti parte alla pari con gli altri attaccanti».

LANCIANO – «Affrontiamo la partita sapendo che sarà difficile, l’avversario è bravo ad attaccare la profondità, a noi servirà la gara perfetta. Il Lanciano è una squadra organizzata, che sa come muoversi, dovremo prestare attenzione sui calci piazzati e dovremo fronteggiare i loro esterni. Sicuramente in certe partitre qualcosa può cambiare, dipende anche da come l’avversario compie la fase difensiva, se dobbiamo fare ampiezza in modo da lavorare più verso il centro o sugli esterni. Questo si stabilisce di volta in volta, anche in base a concetti che si possono fare dall’inizio o a partita in corso».

LAVORO – «Stevanovic era in crescita sul piano fisico, ho voluto rischiare di prendere qualche insulto ma nessun altro ci avrebbe creduto. Un allenatore deve fare ciò che ritiene più giusto in base alla partita. Sicuramente più lavoreremo insieme e più sapremo stare insieme, poi capiterà la partita in cui subirai più occasioni da parte degli avversari. La crescita della squadra va letta in entrambe le fasi, e dalle prime partite alle ultime dovremo valutare bene. Abbiamo preso qualche gol nelle ultime partite, ma in precedenza non avevamo subito gol e nel corso delle gare, anche quella del Novara o con il Latina, abbiamo concesso molto poco. Con il Latina sono arrivati due gol subiti in profondità, non saranno vere occasioni da gol ma sono situazioni di campo».

MODULI – «Nel complesso, sia nel creare occasioni che nello sviluppare la fase difensiva, stiamo lavorando meglio perchè ci stiamo conoscendo meglio. Partiamo con la difesa a 3, ma siamo bravi anche a passare a 4, o se serve a 5. Abbiamo due punte, ma attacchiamo con cinque giocatori o sei. Nello sviluppo delle due fasi bisogna valutare tante cose ed essere bravi e a cambiare pelle nel corso delle partite e a creare delle varianti. In questo senso la squadra sta crescendo. La squadra è sempre stata corta e ha letto bene la profondità, poi in certe partite capita di prendere determinati gol, e il riscontro non è subito immediato. Capita che nella stessa situazione riesci a salvarti. Tutto dipende dall’atteggiamento di squadra».

CRESCITA – «Se vediamo il gol subito con il Novara dovevamo essere più aggressivi per non dare modo al giocatore avversario di impostare la verticalizzazione. Non è solo la difesa a essere interessata dal concetto, tutta la squadra deve lavorare affinchè queste situazioni non si verifichino, ma anche la difesa poteva essere più attenta. Non sono preoccupato, con il lavoro miglioreremo. Non abbiamo sottovalutato il Latina. Siamo partiti forte e siamo stati in partita, continuando ad avere un atteggiamento da grande dopo l’1-0. Abbiamo preso gol in contropiede, senza arroccarci in difesa e continuando a giocare in pressione, mantenendo l’atteggiamento che avevamo all’inizio della partita. Come succede nel calcio, in ogni partita ci sono diverse partite. Una volta subito l’1-1, dopo aver trascorso 4 partite a non subire gol, abbiamo subito gli avversari che hanno attinto gol dal pareggio, e non siamo stati abituati a rimetterci in gioco. L’episodio ci ha colpiti in negativo, e ha fatto sì che giocassimo la partita successiva in maniera meno lucida, senza cercare la superiorità sugli esterni o imporre il gioco cercando ampiezza, come avevamo fatto invece in precedenza. Questo episodio è servito anche per il famoso processo di crescita. Non sottovalutiamo nessuno, altrimenti sono guai».

IDENTITA‘ – «Sto cercando di lavorare per proseguire un percorso, cioè che giocare in casa o fuori casa non cambia nulla. Non possiamo parlare di differenza di punti tra casa e in trasferta. Con la mia squadra non parlo mai di atteggiamenti diversi, dobbiamo avere un’identità tattica e di gioco, rispettiamo i nostri avversari e le loro qualità, ma dobbiamo andare a fare la partita. Va detto anche che le squadre, quando ci affrontano, non ci concedono tanti spazi, quindi dobbiamo essere noi a scardinare le difese e a crearci gli spazi. Ci aspettiamo tutto questo, ma noi non dobbiamo cambiare la nostra identità».

BELOTTI – «Barreto è pronto? Vediamo, stiamo valutando questo ma in teoria dovrebbe essere pronto. C’è ancora un allenamento domani, parlerò con lo staff e con il giocatore, stiamo cercando di dosare. La politica vincente con Belotti? In passato mi è capitato di lanciare diversi giocatori, come Pozzi a Cesena o Cacia a Piacenza. Non ho reclusioni nei confronti di nessuno, guardo il campo e quello che intravedo. Poteva far comodo lasciare fuori Belotti e far giocare i ragazzi più esperti, ma devo guardare solo il campo e se vedo certe caratteristiche in un giocatore scelgo in base a queste. L’allenatore aspetta sempre delle risposte sul campo, sia dall’inizio che a gara in corso. Se ho fatto giocare Belotti, vuol dire che ci sono delle qualità e delle caratteristiche in questo giocatore. Cerco di lavorare sempre con onestà, mi muovo in base a ciò che vedo in campo. L’ho fatto con Belotti e lo farò con altri ragazzi, se farà bene avrà il suo spazio sul campo. Poi con i giovani non possiamo aspettarci la giusta gestione delle pressioni. Belotti è un ragazzo equilibrato, non penso che possa avere picchi di presunzione, sa di non essere nessuno. Però può avere, com’è giusto che sia, alti e bassi, quindi va gestito. Hernandez l’ho visto bene, stiamo facendo lavori specifici su di lui in settimana. Il mio obiettivo, da quando alleno, è quello di valutare tutti gli elementi dell’organico e andare a lavorare nello specifico per portarli tutti al top della condizione, che è il nostro obiettivo per il girone di ritorno».

CLASSIFICA – «Noi monitoriamo tutti i giocatori individualmente. Rischio di cali psicologici se resta fuori? No, Abel è un giocatore della mia squadra e io ne sono l’allenatore. Quando faccio le scelte devono avere una logica, non sono un mago o un indovino e non faccio dispetti a nessuno. Nella logica del mio lavoro e di quello dello staff, c’è la necessità di recuperare il giocatore al suo massimo. Può capitare che venga utilizzato o lasciato fuori, ma solo in base al lavoro quotidiano, non in base a fattori esterni che con il lavoro non c’entrano. 40 punti a fine andata? Non è troppo, nè troppo poco. Ho detto alla squadra di pensare una partita per volta, per capire a che punto siamo sotto diversi aspetti, come la fase di possesso e non possesso, per poi trarre il massimo da ogni partita. Alla fine del girone d’andata vedremo quanti punti avremo, ma non facciamo tabelle perchè spesso vengono sconfessate. Dobbiamo concentarci tutti una partita per volta, per poi preparare una grande partita di volta in volta. Dovremo continuare a fare punti perchè non abbiamo ancora fatto nulla. Più importante del contare i punti c’è il fatto di dover scoprire giocatori da lanciare partita dopo partita, com’è successo per Stevanovic e come potrà succedere per altri ragazzi in futuro. Non dimentichiamo che ci sarà la parentesi di mercato e molte squadre cambieranno e si rafforzeranno, quindi potranno fare un altro campionato. Per il nostro lavoro, sarà importante capire quanti punti faremo, ma soprattutto la crescita della squadra e dei singoli giocatori».

Dal nostro inviato Francesco Cammuca

2013

Il 2013 della Lazio: la gioia della Coppa ad offuscare un mezzo disastro

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

lotito claudio ritiro lazio 2013 cadore primo piano ifa
Continua a leggere

2013

Calciomercato Inter, Bernat: «Resto a Valencia»

Avatar di Redazione CalcioNews24

Pubblicato

su

calciomercato
Continua a leggere