2009

Palermo, Delio Rossi su Zarate: “E’ gestito male”

Pubblicato

su

“Zarate è un talento purissimo, ma gestito male. Zamparini? Ho un buon rapporto, cerco di fare gli interessi delle società , ma non è facile perchè spesso i presidenti pensano di capire di pallone”. Queste le parole di Delio Rossi, tecnico del Palermo, ai microfoni di “Buongiorno Calcio”, Radio Manà  Manà . “Non abbiamo festeggiato dopo la vittoria sul Parma in Coppa Italia, perchè la partita è finita tardi. Il passaggio del turno è stato il giusto premio per questi ragazzi che stanno facendo bene. Stiamo lavorando insieme da un anno e mezzo e mi fa piacere vederli festeggiare in campo, così come i tifosi del Palermo sugli spalti”.

L’allenatore rosanero compie oggi gli anni: “Sono del segno dell’acquario. Si era capito quando mi sono buttato nel fontanone questo mio legame con l’acqua? Oggi devo pagare da bere a tutti, perchè ormai ho una famiglia allargata, questa comprende pure i magazzinieri”.

Domenica il Palermo andrà  a San Siro per affrontare i campioni del mondo dell’Inter: “Noi siamo la squadra più giovane della A, abbiamo avuto qualche defezione importante in questa prima metà  della stagione e spesso abbiamo dovuto cambiare. Anche oggi abbiamo ancora molti infortuni e siamo corti in certi ruoli. A Milano faremo comunque la nostra gara propositiva, ben sapendo di affrontare una grande. Andremo li a giocarcela”.

Qualche battuta anche sul patron Zamparini: “Ho un buon rapporto col presidente come con tutti gli altri. Questo perchè sono solito sposare le cause delle società  in cui lavoro, voglio fare i loro interessi. Non è sempre facile perchè il guaio dei presidenti è che spesso pensano di capire anche di pallone, ma io generalmente sono sempre riuscito a gestirli. Ho un carattere che riesce a smussare certe situazioni. Ho la spalle larghe, ne ho avuti tanti di presidenti”.

Delio Rossi ha lanciato in A Mauro Zarate due anni fa, il calciatore è oggi nell’occhio del ciclone dopo le critiche di Reja e l’espulsione di Bologna: “Sono felice che a Roma la gente abbia capito che su di lui avevo lavorato tanto. Mauro è un ragazzo particolare, un talento purissimo. Ha qualche difetto è vero ma le colpe sono del suo entourage, perchè secondo me non è gestito bene. Il ragazzo è molto forte e ha sempre pagato le colpe di altri. Io con lui avevo un metodo, gli dicevo sempre in faccia le cose che pensavo. Tutto ciò lo facevo per il suo bene e per farlo crescere. A volte gli dicevo le cose in malo modo, ma lui lo sapeva che lo facevo per il suo bene”.

Exit mobile version