Pagelle Atalanta 2022-2023: le valutazioni sugli attaccanti

Le valutazioni per quanto concerne gli attaccanti dell’Atalanta durante la stagione 2022-2023 tra campionato e Coppa Italia

LOOKMAN (8) – Il cannoniere della squadra e al tempo stesso dotato di quella qualità che mancava l’anno precedente a questa squadra. Inventa prodezze e si dimostra costante nel ruolo di seconda punta. 13 goal in campionato, 2 in Coppa Italia, 8 assist e l’etichetta di trascinatore offensivo. L’infortunio al bicipite lo tiene lontano un mese, ma non condiziona il suo rendimento. Semplicemente il migliore.

HOJLUND (7,5) – Un predestinato che a Bergamo non si vedeva da tanto tempo, e l’Atalanta gli da le chiavi dell’attacco: passando da vice Duvan a titolare inamovibile. L’esempio di centravanti moderno, bravo nella lettura del gioco e soprattutto freddo in zona goal. 10 reti tra campionato e coppa venendo impiegato anche come seconda punta nel momento in cui il suo compare Lookman è fuori. Stagione assai positiva per un diamante che, nonostante il grande talento, ha bisogno di essere ancora sgrezzato.

BOGA (6+) – Stagione a due volti: la prima da separato in casa, la seconda positiva rispolverato durante l’inverno. Gasperini passa al 3-4-3 e lui davanti fa quello che vuole saltando l’uomo pungendo al momento giusto, nonostante il suo tallone d’Achille sia la sua visione da solista (deve passare più il pallone). Ci si aspettava di più, ma al tempo stesso ha dimostrato che se messo nelle migliori condizioni tecnico tattiche può essere utile alla causa.

VORLICKY (6) – 22 minuti totali, tre presenze per il talento offensivo della Primavera. Poco, ma ciò che ha fatto vedere è assai promettente per il modo in cui riusciva a costruire gioco sulla trequarti. Gli serve tempo e soprattutto spazio per crescere. Diventerà protagonista dell’Atalanta del futuro.

ZAPATA (5,5)– Sfortunato e sempre bloccato da quei problemi fisici che gli costringono a saltare quasi la metà delle partite. Per entrare in condizione ci mette tempo (nel mezzo anche delle prestazioni insufficienti) nonostante l’impegno e la voglia sia abbastanza presente. A fine aprile ritorna grande segnando anche un goal decisivo contro il Torino, ma nel momento migliore finisce la stagione sempre causa infortunio. Un vero peccato, ma troppo poco rispetto ai suoi standard.

MURIEL (4,5) – Lontano parente di quel Muriel che spaccava le partite. Lento, macchinoso, a tratti anche poco motivato tutte le volte che veniva tirato in causa: neanche quando subentrava a partita in corso. Nel finale si rivedono dei lampi tra goal e assist, ma rimangono fini a se stessi su una stagione negativa dopo anni ad alti livelli.