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Padovano: «Vialli? Lo penso ogni giorno, voglio lanciare questo messaggio dopo il docu-film. Su Vlahovic…» – VIDEO
Padovano ha parlato a margine della presentazione del docu-film: le dichiarazioni dell’ex giocatore della Juve – VIDEO
A margine della presentazione in anteprima della nuova produzione originale di Sky Sport “Michele Padovano – Innocente, 17 anni senza libertà“, l’ex Juve ha parlato così. Ecco le dichiarazioni dell’ex bianconero.
EMOZIONI – «È una grande emozione, c’è commozione, ho visto mio figlio piangere, mia moglie… È un bel lavoro fatto da Sky, ringrazio registi, il direttore, mi hanno dato questa grandissima opportunità. Voglio lanciare questo messaggio: non si giudica, non si deve puntare mai il dito».
LA JUVE DI THIAGO MOTTA – «Mi piace molto, rischiato tantissimo, hanno cambiato tutto, è la seconda più giovane. I giocatori sono di profilo importante. Sono forti, ma giovani. E quindi sbagliano. I tifosi sono abituati a ben altro. Percepisco però che in Motta e in Giuntoli ci siano persone che sanno fare il proprio mestiere».
CONSIGLIO A VLAHOVIC – «Non dò nessun consiglio, a me piace molto, lo vedo completo sotto tutti i punti di vista. Vedo in Vlahovic un attaccante molto spesso che non reagisce alle critiche. Alla Juve arrivano quando non fai quello che devi fare. Alla Juve c’è stato Del Piero, Tevez, Vialli, sei lì e hai una responsabilità importante. Non credo sia l’attaccante del futuro della Juventus».
VIALLI – «Un pensiero per lui ce l’ho tutti i giorni. È stato un caro amico, mi è stato vicino nel dramma. Non l’ho mai dimenticato. Mi piace pensare che le persone come lui non moriranno mai, ha lasciato un segno così importante che per me le persone così non moriranno mai».
COSA GLI DIRESTI OGGI – «Era molto orgoglioso di me, andava in giro dicendo che non c’entravo nulla. Si è ammalato ed è mancato un anno dopo circa il mio arresto. Gli direi: sono stato assolto, lo abbraccerei come mai prima fatto».
DOPO LA VICENDA – «Sono sempre stato lo stesso, questa vicenda mi ha migliorato, nel negativo devi trovare l’aspetto positivo. Ci sono riuscito. Penso ai valori della mia famiglia, cioè quando mi voltavo non c’era nessuno. Paragone con niente e nessuno, mi piace pensare a me e alla mia famiglia, non ho più voglia di cazzate. Cerchiamo di resettare, ma non dimenticherò mai. Mi piacerebbe pensare a presente e futuro in maniera serena».