2012

Padova, Pea: “Dobbiamo rialzarci”

Pubblicato

su

PADOVA PEA – Non è un momento facile per il Padova e per Fulvio Pea, che ha vissuto una settimana complicata, tra brutte notizie dall’infermeria, la necessità di invertire la rotta della squadra e le indiscrezioni sull’arrivo di Roberto De Zerbi: «Ne parlerò lunedì, dopo che mi sarò incontrato con la società. Una società che è molto attenta, non dorme ma è sveglia e aiuta l’allenatore a lavorare, creando i presupposti per fare meglio. È stata una settimana particolare, ho preferito rimanere concentrato sul presente e sul derby. I dirigenti sanno benissimo qual è la situazione», ha dichiarato il tecnico nell’intervista rilasciata per il Mattino di Padova.

Mister, veniamo alla sfida con il Citta. Cosa si aspetta?

«È una partita affascinante, perché il derby è sempre il derby, ha un sapore particolare. È molto simile ai Modena-Sassuolo che ho vissuto nello scorso campionato, non è una stracittadina, ma fra due città molto vicine ed è sentita parecchio dalle tifoserie. Loro si presentano all’Euganeo in un buon momento di forma e non a caso in classifica hanno gli stessi punti nostri, considerando i due di penalizzazione. Tatticamente non so bene che tipo di partita possa scaturirne, certo lo stato d’animo è importante. Tutto sta a chi prenderà in mano per primo le redini del gioco. Ma è un match lunghissimo, dove la qualità del singolo giocatore può fare la differenza. Me li aspetto spensierati, stanno bene fisicamente, sono liberi di testa e nelle gambe».

Chi ha più da perdere, voi o i granata?

«Secondo me nessuna delle due squadre rischia. Noi dobbiamo far finta di non aver giocato sabato scorso, loro possono continuare a fare quello che di buono hanno messo insieme sinora. Il Padova riparte dal Cesena, il Citta per forza di cose dal Vicenza».

Messi sul piatto della bilancia, avete valori simili o no?

«Spesso i valori iniziali si annullano. Noi e il Cittadella abbiamo, però, valori diversi, molti pregi e pochi difetti. Merito

delle due società che hanno allestito squadre giovani, all’altezza della situazione. Loro, a dire il vero, il processo lo hanno iniziato l’anno scorso, ritoccando 2-3 pedine in estate, il Padova invece ha cambiato molto».

Cosa le piace di Foscarini, il suo collega-rivale?

«È un allenatore che ogni volta sorprende, perché ogni anno ricomincia e propone ogni anno una squadra che ha una sua precisa identità. Per nove stagioni consecutive è riuscito a farsi riconfermare a Cittadella. Bravo lui, è in controtendenza rispetto al resto d’Italia. Io, per carattere,nonne sarei capace».

Ha parlato di voglia di riscatto. Ma il Padova può davvero far suo questo derby?

«Prima ancora che il risultato m’interessa soprattutto ritrovare la squadra e la giusta armonia in campo. No, non firmerei per sbagliare una partita ogni quattordici! Al Sassuolo ne abbiamo toppata una sola, proprio contro il Padova. Bastò e avanzò, credetemi…».

Exit mobile version