2017

Ounas e la nuova vita a Napoli: «La città è stupenda. Sarri…»

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Adam Ounas, il Napoli e l’esperienza nel ritiro di Dimaro: «Qui mi trovo benissimo. Lo Scudetto è un obiettivo, ma…»

Pensare che Mourinho l’avrebbe voluto allo United, ma non solo: anche Roma e Zenit erano su di lui. E invece Adam Ounas è un nuovo giocatore del Napoli: «Quando è arrivata la loro chiamata, a metà maggio, non ci ho pensato un attimo – confida il giocatore a “Il Corriere dello Sport” -. Volevo fortemente questa squadra. Per un attaccante è il massimo: abbiamo sempre la palla, si gioca a calcio, si segna tantissimo». In fondo, Ounas aveva già ammirato il Napoli da Bordeaux: «La prima è stata Napoli-Frosinone, quella del record di Higuain: stadio fantastico, atmosfera pazzesca. Ad avermi rapito, però, è stata Napoli-Real: per cinquanta, sessanta minuti sono rimasto a bocca aperta. Il nostro attacco è fortissimo, tra i migliori d’Europa: è sufficiente guardare i video delle azioni e dei gol».

PRIMI APPROCCI – Ounas ha iniziato bene la sua avventura con il Napoli, andando a segno anche nell’ultima amichevole contro il Carpi: «Per il momento sono concentrato sull’imparare i movimenti e i meccanismi: mi sto calando in una realtà tattico-tecnica completamente diversa. Esaltante. Sarri? Mi chiede di curare molto la fase difensiva, più di quanto abbia mai fatto in precedenza. Non è un peso, anche perché in fase offensiva lascia liberi di esprimersi al cento per cento. Praticamente il meglio». 10 gol in 80 partite al Bordeaux, Ounas spera di eguagliarsi, nonostante avrà un minutaggio inferiore: «Spero solo di dare il meglio. Vice-Callejon? Un onore essere accostato a un campione come lui, ma l’obiettivo è inserirmi in fretta: con il tempo, poi, è ovvio che punterò a giocare con continuità. Posso giocare a destra e a sinistra nel tridente, l’importante è esserci: sono qui per migliorare, crescere e vincere».

OBIETTIVI – I traguardi non sono solo quelli personali, ma anche quelli di squadra: «Lo Scudetto? Ci crediamo. Certi discorsi li lascio ai leader, ma so che l’ambiente ha sete di trofei e quindi è il primo obiettivo fondamentale della stagione. La rivale è la Juve, poi Milan e Roma». Non solo club, perché c’è l’Algeria, preferita alla Francia: «L’ho fatto con il cuore. Spero di entrarci in pianta stabile, soprattutto in vista del Mondiale». Feeling immediato con la tradizione partenopea e i tifosi: «Per ora ho assaggiato la pizza nei primi due giorni di Napoli: ottima. Ho girato pochissimo, non ho nemmeno visto il San Paolo, ma la città mi è parsa stupenda. Il pubblico è meraviglioso. Ho scelto il 37, che è il codice di Tours, la mia città. Il mio idolo? Cristiano Ronaldo, ma Maradona è una leggenda».

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