2020

Orsolini: «Mi sveglierò come vuole Mihajlovic e punto all’Europeo 2021»

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Riccardo Orsolini ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport dell’inizio del campionato: le sue parole

Riccardo Orsolini ha parlato sulle pagine della Gazzetta dello Sport dell’inizio del campionato del Bologna. Le parole dell’ala rossoblù.

RENDIMENTO POST LOCKDOWN – «Mi ero fatto cento domande e forse anche mille paranoie. Cercavo scusanti o giustificazioni: fisicamente non ero né grasso né non a posto; era la testa. Mentalmente mi ero anche costruito l’idea che non si potesse ricominciare a giocare, e questo forse mi ha scaricato. In breve: il cervello non era connesso al corpo. E poi…Sarò fatto male ma io senza l’urlo del pubblico soffro. Quando dribblo una volta, poi la seconda e sento che la gente attorno si scalda e ci crede, beh, mi esalta. Senza pubblico sentiamo solo le urla di Sinisa… quindi meglio il pubblico».

MIHAJLOVIC – «Orso si deve svegliare? Successe prima di Bologna-Napoli. Me lo ricordo bene. Ci rimasi maluccio: perché lo disse prima a voi che a me. Sinisa è Sinisa. Anzi, spesso mi ha detto anche robe che non si possono dire… Ma in quel frangente mi irritò un po’. Non andavo bene e lo sapevo, cercavo le mie cose ma non le trovavo pur spendendomi. Andava così. Se gliel’ho detto? Sì certo: e ci siamo chiariti e abbracciati. Zero strascichi, mai».

CICLONE – «Se sono pronto? Prontissimo. E avere il Milan alla prima giornata aiuta».

FUTURO«Se rimango qua? Eccerto che resto, dove cavolo vado… Felice perché è in pratica il terzo anno e posso dare continuità. Conosco tutti e adoro la piazza, e se giocherò sarà solo perché me lo sono guadagnato, visto che con Sinisa se sgarri sei fuori».

EUROPEO – «Bologna sarà, spero, il mio passepartout per ciò che non nomino ma sanno tutti. Cosa mi ha detto Mancini? Che gli è dispiaciuto non farmi giocare, a me come ad altri, nelle due gare, e io l’ho presa con filosofia. Perché rientrare nel giro azzurro dopo il lockdown e l’ultima parte di campionato fatta così così lo reputo un onore e un premio».

JUVE – «Quanto mi hanno infastidito le voci? Zero: perché ogni tre mesi erano sempre le stesse, e allora…». 

BOLOGNA – «Serve alzare l’asticella, tutti. Io so che devo fare 5-6 gol più del solito, che magari fanno punti e quindi Europa. Questo devono pensarlo tutti». 

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