2016

OM-Milan: la ricostruzione dell’arbitro

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Karlsson torna sul match del 1991 che creò scalpore

Bo Karlsson è stato l’arbitro che nel 1991 si è ritrovato ad arbitrare una partita particolare, cioè il match di ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni tra Olympique Marsiglia e Milan. La squadra di Arrigo Sacchi stava per essere eliminato, ma al 90’ uno dei riflettori del Velodrome si spegne e la squadra si rifiuta di proseguire a causa della scarsa visibilità, nonostante l’ordine del direttore di gara di riprendere il gioco. Non solo l’Uefa riconosce il risultato al club francese (che passa in semifinale), ma decide poi di escludere quello rossonero per un anno dalle competizioni.

VICENDA SURREALE – Sulla vicenda è tornato lo stesso Karlsson, che ai microfoni de L’Equipe ha ricostruito la vicenda: «Resta una partita speciale, difficile da dimenticare. Non ho mai arbitrato un match nel quale una squadra si rifiuta di riprendere a giocare. Quella notte tutti siamo rimasti sorpresi dal comportamento del Milan. Prima di ogni partita l’arbitro controlla l’impianto per evitare possibili incidenti tecnici. Quella sera mi dissero che ci sarebbero voluti otto minuti per riavviare i riflettori, quindi ho parlato con il delegato UEFA Senes Erzik e deciso di far proseguire la partita perché la visibilità era sufficiente, ma il Milan è rimasto all’ingresso del tunnel che porta negli spogliatoi. Ho fischiato la ripresa della partita, ma non c’era nessun giocatore rossonero e allora ho dato il fischio finale. Non sapevo cosa sarebbe successo, se il risultato sarebbe stato approvato o meno, ma ricordo le parole dei miei assistenti: “Potrebbe essere la mia ultima partita”. Un paio di settimane dopo, però, l’Uefa mi incaricò di arbitrare la finale di Coppe delle Coppe».

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