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Olimpiadi, il disastro VARgentino! Due ore per annullare il gol, il racconto di una gara folle

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Alle olimpiadi 2024 va in scena una gara surreale tra Argentina e Marocco che sembra uscita dalla penna di uno scrittore: ma è tutto vero

La cronaca di Argentina-Marocco alle Olimpiadi di Parigi 2024 sembra appartenere a quel realismo magico tipico della narrativa sudamericana. Sembra il racconto, come ricorda Tuttosport, di Osvaldo Soriano dalla raccolta dei Cuentos de los anos felices con un rigore battuto dopo una settimana. E invece è tutto vero, qua non si tratta di un penalty, ma di un gol annullato al VAR: e in un epoca dove il calcio vuole dare un taglio alle perdite di tempo, due ore paiono forse troppo.

Nella partita che apre il torneo calcistico dei giochi olimpici succede di tutto: a cominciare dagli inni con quello argentino, che con spirito poco decoubertiano i francesi presenti allo stadio di Saint-Etienne fischiano pesantemente (dopo le ultime tensioni anche diplomatiche dopo i cori di Enzo Fernandez). Si va in campo e il Marocco ad un certo punto si trova avanti per 2-0, con la doppietta di Rahimi. L’albiceleste accorcia con Giuliano Simeone, terzogenito del Cholo che segna ai giochi olimpici 28 anni dopo il padre.

Arriviamo così al concitato finale: al termine di un maxi recupero di un quarto d’ora gli argentini, su una azione rocambolesca e confusionaria, in cui il pallone finisce due volte sulla traversa, pareggiano con Medina e scoppia il finimondo: dagli spalti i tifosi marocchini tirano qualsiasi cosa in campo, invadono il rettangolo di gioco – bambini e ragazzini inclusi – l’arbitro riceve la comunicazione del VAR, ma Nyberg non riesce ad arrivare alla postazione e manda le squadre negli spogliatoi. Partita finita? No, solo sospesa fino a che gli steward non riportano all’ordine i tifosi: due ore dopo, in uno stadio vuoto, si riprende. Va al VAR, annulla il gol e si gioca per altri tre minuti fino al triplice fischio.