2014

Okaka: «Roma, non cerco rivincite ma tre punti»

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L’attaccante della Sampdoria: «Conte? Se non mi convoca non perdo il sonno»

SAMPDORIA OKAKA SERIE A  – «A Genova sono arrivato a febbraio, nel mezzo dello scorso campionato. Mi trovo molto bene e mi sono inserito alla grande sia in città che nel contesto. La vivo da vicino e sono rimasto molto colpito dai danni causati dall’alluvione. Ho il desiderio di fare qualcosa per questa gente: noi giocatori abbiamo raccolto fondi da donare agli alluvionati». Parole da leader, quelle di Stefano Okaka, rilasciate al ‘Corriere dello Sport’. L’attaccante doriano, arrivato in punta di piedi nel mercato invernale scorso, è diventato una delle rivelazioni della squadra di Mihajlovic.

CHI SI RIVEDE – Cresciuto nella Roma, con le cui selezioni giovanili segnava gol a valanga, Okaka ritrova i giallorossi: «Non proverò emozione – spiega Okaka – ma felicità nel ritrovare alcuni ex compagni con cui sono cresciuto. Ormai sono rimasti in pochi, solo in due: Totti e De Rossi. Con loro, quando ero un bambino, ho iniziato a giocare. In campo darò il massimo, ma non cerco rivincite: sono grato alla Roma, una società che mi ha dato tanto e ha accolto me e la mia famiglia con grande calore».

MODELLI – Totti e De Rossi, esempi da seguire in campo ma non solo: «Sono felice di poterli riabbracciare, perché con loro ho avuto un rapporto bellissimo. Un ragazzo come me allora aveva bisogno di punti di riferimento: loro si sono messi a disposizione e insieme ho vissuto momenti bellissimi. 7-1 come nel 2007? Non sono paragonabili come partite. Oggi la Roma ha grandi campioni, che domani proveranno a vincere la partita. Quella sera, ricordo che eravamo increduli: come avevamo potuto subire sette gol? Poi, pochi giorni dopo, vincemmo 4-0 con la Samp. Merito di Spalletti, che lavorò sull’aspetto psicologico, e dei giocatori più importanti, che si presero la responsabilità di guidare la squadra».

CHE CRESCITA! – Quanto ad Okaka, il rendimento del bomber romano è cresciuto a dismisura, tanto da essere entrato nel cuore della tifoseria blucerchiata: «Non mi sono mai abbattuto, ma ho sempre creduto nelle mie qualità. A Genova mi sono trovato bene da subito, ho cercato di dare continuità al mio rendimento. Difficoltà? La mia strada è stata subito in salita. Quando esci dal settore giovanile della Roma, la gente si aspetta che tu gli faccia vincere la Champions subito. Non è così, di giocatori come De Rossi e Totti ce ne sono pochi. Classifica? Stiamo facendo qualcosa di straordinario e inaspettato. Il nostro obiettivo è stare nella parte sinistra della classifica, poi vedremo».

CERTEZZE – La svolta è coincisa con l’arrivo di Mihajlovic, il ‘segreto’ di Okaka: «Averlo incontrato è stato importantissimo per me. Un calciatore senza la fiducia dell’allenatore, al 70% è morto. Il mio rapporto con lui è ottimo, è fondamentale avere un allenatore che punta su di te. Ferrero? Lo vedo determinato e concreto, vuole affermarsi in questo sport. Domani ci sarà una grande atmosfera, essere in questa posizione della classifica è un oroglio per tutti. Conte? Qui sto bene, e se mi convocherà sarò felice. In caso contrario, non perderò il sonno. Europa? Facciam un passo per volta…».

 

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