2018
Ecco le nuove maglie del Toro 2018-2019 – FOTO
Nuove maglie Toro 2018-2019: la presentazione delle nuove casacche che indosseranno Belotti e compagni. Tutte le info – FOTO
Radunati squadra e staff in vista del ritiro di Bormio, nella mattinata di oggi primo appuntamento ufficiale della nuova stagione al Filadelfia. Quello con la presentazione delle maglie da gioco che il Toro sfoggerà nel corso del prossimo campionato. L’appuntamento è previsto per le ore 12, alla presenza degli sponsor oltre che di Emiliano Moretti. Che a margine dell’evento racconterà le emozioni vissute per l’ultimo rinnovo di contratto, all’alba di una stagione che lo vedrà nel ruolo di chioccia per i giovani in spogliatoio senza escludere però, al momento, anche un’assidua presenza sul terreno di gioco. Le nuove maglie del Toro della stagione 2018-2019 saranno ancora griffate Kappa. E conterranno spazi per i tre main sponsor: Suzuki, Sport Pesa e Beretta. Grande curiosità per la seconda e la terza maglia, da sempre molto apprezzate dai tifosi granata. Sicuramente confermato il modello Kombat, con tessuto aderente ed elastico. Così come il colore della prima maglia da portiere, che continuerà ad essere verde scura.
Il Toro ha svelato le maglie 2018-2019. La grande novità è il tema della trama delle divise, con il “torello” dentro al triangolo i cui vertici rappresentano Superga, Filadelfia e la fede granata. Ecco la prima, la seconda e la terza maglia della prossima stagione.
Nuove maglie Toro 2018-2019: le parole dei protagonisti
Ad introdurre e ringraziare i presenti il Vice General Manager e General Manager Brand Solutions di Cairo Communication, il dott. Andrea Ancora: «Voglio evidenziare un dato: il Torino è stato visibile per un milione di ore di programmazione televisiva negli ultimi anni. La Cairo Communication si occupa della parte commerciale di Torino FC ma anche de La7: tutti i partner si rinforzano l’uno con l’altro per quanto riguarda la visibilità». Il primo ad intervenire è stato Massimo Nalli, Presidente di Suzuki Italia: «Comunico con grande piacere che abbiamo rinnovato per la sesta volta il rapporto di sponsorizzazione con il Torino. Suzuki a Torino è di casa. Per due motivi; la prima è il fatto che la sede centrale è ad Hamamatsu, la Torino giapponese perché ha dato i natali a tantissime case automobilistiche. Poi per passione: siamo torinesi da sempre. Infine il marketing: la Suzuki è nota per i suoi fuoristrada, ma vogliamo rafforzare l’ambito popolare, che il calcio rappresenta molto bene».
Ha preso poi la parola il commendator Vittore Beretta: «E’ per me sempre prestigioso essere qui a casa del Torino. Siamo fissi nel mondo granata da ormai 14 anni e questo è motivo di soddisfazione. Oltre alla presenza sulla prima maglia crediamo molto nel settore giovanile e nelle Academy: i mondo dei giovani è fondamentale e su quello bisogna lavorare. Con le Academy si è costituito un bacino di simpatia nei confronti del Toro di oltre 100.000 nuove persone tra ragazzi e famiglie». Infine ha raccontato tutti i segreti delle nuove maglie il dott. Fulgenzi, responsabile sponsorizzazioni Basic: «Ogni anno quando si vede la maglia si pensa che sia migliore dell’anno scorso. Ma già dai primi commenti ho colto grande entusiasmo. Ci sono componenti stilistiche nuove e dal punto di vista della vestibilità sono ancora più leggere. Il disegno di questa maglia è frutto di un lavoro comune e per questo voglio ringraziare tutte le persone che hanno collaborato nella genesi di queste nuove maglie».
Nuove maglie Toro 2018-2019: le parole di Moretti
Presente al Grande Torino per l’inaugurazione delle nuove divise da gioco, Emiliano Moretti ha parlato nel corso dell’evento: «Al momento del rinnovo non c’è stato bisogno di dirsi molto col Toro. Sono stato io a ringraziare tutti quelli che mi permettono di avere un’altra opportunità di vestire questa maglia. Un paio di anni fa avevo detto che avrei chiuso la carriera qui, il rinnovo mi permette di continuare a fare questo mestiere quindi sono doppiamente felice. Grazie a chi ha permesso questo: presidente direttore sportivo e mister. Fino ad arrivare a tutti quelli che tutti i giorni lavorano con noi, senza dimenticare i compagni di squadra. Siamo dei calciatori. Ognuno mette in campo le propri caratteristiche ma i risultati personali sono sempre subordinati ai risultati della squadra e del lavoro di tutti. Personalmente poi i numeri andranno a confermare le sensazioni che ho dentro. Con questa annata il Torino sarà la squadra per cui ho giocato per più anni. Ed è la squadra che mi ha dato le sensazioni più belle».
Poi, puntuale per Moretti, è arrivata anche una domanda su Cristiano Ronaldo alla Juve: «Cristiano Ronaldo? Non so se verrà in Italia, ma sicuramente se venisse sarebbe un bene per tutto il movimento perché da tanti anni in serie A mancano giocatori di questo tipo. Il lavoro dello scorso anno è stato importante perché ci consentirà di partire per il ritiro con idee già affrontate. Questo per noi giocatori deve essere un punto fondamentale, ci consente di guadagnare tempo. Non sono uno a cui piace fare proclami o promesse ma credo che attraverso il lavoro si possa raggiungere qualsiasi tipo di risultato. L’obbligo della squadra è raggiungere il proprio massimo».
Non solo CR7, anche Bormio è stato un argomento toccato nella conferenza stampa di presentazione delle nuove maglie. E Moretti ha risposto così: «Il lavoro a Bormio sarà fondamentale per creare delle basi, fisiche e mentali, per affrontare al meglio la stagione che ci attende. Europa League? I rimpianti lasciano il tempo che trovano. La stagione è estremamente lunga: se abbiamo fatto 54 punti, probabilmente il nostro valore era quello. Non credo ci siano rimpianti, ma la consapevolezza che il lavoro svolto nel girone di ritorno sia stata una base su cui costruire il futuro».
Moretti resta. Moretti vuole sentirsi utile, aspetto di cui ha parlato davanti ai giornalisti: «L’utilità credo che sia importante a 360 gradi: il fatto di avere 37 anni mi consente di poter allargare queste possibilità. Nessuno può dire quante partite giocherà Moretti. Credo nei giovani e me lo metto come obiettivo quello di provare in maniera umile per quello che può essere stata la mia carriera di mettere a disposizione la mia esperienza a chi ne ha di meno. Ieri ho rivisto i miei compagni sorridenti e carichi. Sono contento di come è comincia. Di qui ad inizio campionato ci sarà molto da lavoro, ma da tutti mi aspetto che si dia il massimo per il bene della squadra piuttosto che per il bene personale. Affronto questa annata con grande serenità. Anche l’anno scorso pensavo che sarebbe stato l’ultimo di calcio giocato e invece sono qui. Da questo sport ho avuto tanto, il calcio mi ha dato grandi soddisfazioni e possibilità, anche di crescere nonostante i momenti negativi».