2012

Novara, Mondonico: “Possiamo salvarci”

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Emiliano Mondonico non vuole arrendersi, e sprona i suoi giocatori a credere nella salvezza.
Il tecnico del Novara, ai microfoni di Radio CRC, ha parlato dell’inizio della sua avventura alla guida del club piemontese: “Non riuscivo a dormire perchè c’erano troppe cose che non quadravano – ha dichiarato Mondonico – . Dentro di me pensavo che senza l’unione della squadra e della tifoseria era difficile uscire da questa situazione. Ho chiesto ai tifosi di trascinarci in questa avventura, la simbiosi tra la squadra ed il pubblico è quello che mi piace di più del calcio. Il rapporto con il pubblico è necessario per una squadra di calcio. Il pubblico c’è stato, c’è e ci sarà  sempre, mentre calciatori e allenatori di anno in anno possono variare. I tifosi del Napoli? Li ringrazio sempre, sono stati da traino in quell’avventura poi finita in maniera negativa. Se fino alla fine si è lottato per non retrocedere è stato merito del tifosi partenopei. Lo spunto della lettera ai tifosi del Novara partiva da questa esperienza. Ho scritto la lettera ispirandomi alla mia avventura a Napoli. Quell’esperienza a Napoli ha avuta molta importanza per me e, quando ho deciso di buttar giù questo mio pensiero rivolto ai tifosi del Novara, ho preso spunto dall’esperienza partenopea. La guarigione? A metà  luglio ho subito quest’operazione dopodichè ho cominciato a pensare a vivere, e la chiamata del Novara è stata per me la spinta ulteriore per vivere. In alcuni momenti sono stato portato a sopravvivere, a non lottare più e la chiamata del Novara mi ha portato a riprendere in mano la mia vita. Ciò che è successo non è solo che un vago ricordo.”

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