Editoriale
Nord Irlanda-Italia, un fallimento lungo 70 giorni
Lo sterile e stucchevole zero a zero di Nord Irlanda-Italia ci ricaccia nell’incubo playoff per la qualificazione ai Mondiali
Nord Irlanda-Italia è stata esattamente il tipo di partita che gli analisti si attendevano. Brutta e sporca, con pochissime occasioni da gol. Purtroppo, però, proprio ciò che la nostra Nazionale avrebbe dovuto scongiurare con una prestazione gagliarda e coraggiosa, garibaldina per utilizzare un termine anacronistico.
E invece ci siamo incagliati nelle secche di Windsor Park, rinvigorendo la leggenda di una Belfast nefasta per i nostri colori. Il tutto mentre la Svizzera travolgeva la Bulgaria senza grossi problemi e, minuto dopo minuto, aumentava il peso dell’ansia e della responsabilità sulle spalle di Bonucci e compagni.
Pessima l’interpretazione della serata, contro la solida muraglia di Baraclough sarebbe stato necessario un assalto all’arma bianca sin dal fischio d’avvio. Senza retropensieri, senza speculazioni e senza confidare in regali altrui. Sbloccare quanto prima il match, a costo anche di rischiare qualcosa in più, l’unica via per tenere testa agli elvetici, la cui vittoria ampia era oggettivamente prevedibile.
Ma al di là dell’atteggiamento troppo soft, questo è un fallimento che affonda le sue radici negli ultimi 70 giorni più che negli ultimi 90 minuti. Dal 2 settembre e da quel mediocre pareggio contro la Bulgaria, l’Italia si è infatti smarrita.
Svuotata di energie ed entusiasmo, rabbuiata in alcuni dei suoi uomini cardine, la Nazionale del Mancio ha saputo battere solo la Lituania. Il doppio pareggio contro i ragazzi di Yakin e quello fatale di Belfast hanno dilapidato una qualificazione che sembrava in cassaforte prima dell’estate e sull’onda lunga della gloria di Wembley.
A marzo ci toccherà dunque ripiombare nell’incubo playoff Mondiali, che speravamo di non dover rivivere a distanza di quattro anni dal famigerato incrocio contro la Svezia. Ma al netto di quel che ci proporrà il sorteggio, il primo e unico obiettivo del nostro CT sarà ritrovare lo spirito di squadra e quella spensieratezza che ci ha portati sul trono continentale.