2013

Nocerina, l’Anonimo: «Clima surreale, noi anello debole della catena»

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NOCERINA ANONIMO LEGA PRO – Passata la grande paura, i giocatori della Nocerina iniziano a raccontare come sono andate le cose domenica. Ovviamente in forma anonima, perché il terrore continua a restare vivo in quel di Nocera, come dimostrato dal pacco bomba – poi risultato finto – recapitato in una scuola. Attraverso le pagine della ‘Gazzetta dello Sport’, ha parlato l’Anonimo: «Noi giocatori siamo l’anello debole della catena. Se dovremo pagare per quanto accaduto lo faremo. Ma di sicuro non siamo i colpevoli».

TERRENO FERTILE – L’arroganza e la prepotenza degli Ultras ha trovato terreno fertile nei giocatori, visto che la squadra di Fontana è composta per lo più da ragazzini appena usciti dal vivaio, e dunque terrorizzati dalla violenza subita e incapaci di reagire: «Poi, quando eravamo negli spogliatoi, ci hanno detto di giocare per motivi di ordine pubblico, ma le condizioni per farlo non c’erano e lo si leggeva chiaramente nei nostri occhi. Polizia e Carabinieri ci hanno interrogato, ma sapevano già tutto perché hanno assistito a quanto accaduto fuori l’albergo che ospitava il ritiro. Siamo partiti con la scorta dal ritiro e arrivati con la scorta al campo, c’era un clima surreale. Avevamo paura».

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