2013

Nocerina, consigliere Alfano: “Non c’è stata nessuna minaccia, non l’avrei permesso”

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E’ balzato alla cronaca nei fatti del derby Salernitana-Nocerina per essere un consigliere comunale, e anche un tifoso molosso, in odore di Daspo. Pino Alfano è infatti, oltre che un noto sostenitore dei tifosi della Nocerina, anche consigliere comunale con delega allo sport al comune di Nocera Inferiore.

Ma Pino non ci sta ad essere additato come un violento e, come riportato in un’intervista su Sky.it, dice la sua sulle vicende di domenica mattina al Park Hotel di Sanseverino dove il pullman della Nocerina era in procinto di recarsi allo stadio Arechi di Salerno: “Siamo andati lì per portare la nostra protesta, ma dalle nostre bocche non è uscita nessuna minaccia di morte. Non ci saremmo mai sognati di fare una cosa del genere alla squadra e non lo avrei mai permesso in qualunque caso. Ho 41 anni, una figlia e sono un rappresentante dell’istituzione comunale. Vi sembra possibile nella mia posizione?

PRECISAZIONE: Alfano spiega cosa è successo: “Abbiamo chiesto di parlare con la squadra per esporre le nostre ragioni, come abbiamo sempre fatto. Poi abbiamo cantato i cori ‘La Nocerina siamo noi’ e ‘La nostra unica fede si chiama Nocerina. E’ normale che ci possa essere stato qualche deficiente che ha esagerato, ma è da escludere la massa“.

RIFLESSIONE: infine il consigliere Pino Alfano invita a riflettere su come qualcosa non torni nei fatti che qualcuno frettolasamente ha ricostruito: “Tutti conoscono la nostra rivalità con i tifosi di Salerno. Però vorrei far notare che se davvero avessimo voluto indossare i panni dei criminali saremmo andati lo stesso all’Arechi, nonostante il divieto di trasferta. E solo per fare danni. Invece non è andata così perché nessuno di noi voleva andare contro le istituzioni“.

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