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“Nippo” Nappi: l’esperienza dietro un’Atalanta giovane (e la doppietta contro il Milan)
La storia di Marco “Nippo” Nappi con l’Atalanta: due anni per entrare nella storia, e nel mezzo l’impresa contro il Milan
All’Atalanta basta poco per entrare nella storia: non si parla soltanto di giovani in rampa di lancio, ma anche di giocatori dalla grande esperienza che hanno trasformato, anche se per poco, il loro tramonto di carriera in un raggio di luce. Tra questi non può mancare certamente Marco “Nippo” Nappi: due anni importanti e nel mezzo una doppietta destinata a rimanere nella storia.
Attaccante romano nato il 13 maggio 1966, Nappi è un giocatore molto particolare in grado di dare sia peso che dinamismo davanti. Arriva a Bergamo nell’estate del 2000 a 33 anni, ma per quanto l’età sia abbastanza alta il contesto che si presenta è assolutamente perfetto: la prima Atalanta di Vavassori piena di giovani, e con lui a vegliare all’interno dello spogliatoio. Fa una grande annata siglando 3 goal (di cui l’ultimo contro il Cesena che vale la Serie A), ma il suo ingresso nella storia arriva in Coppa Italia.
2 dicembre 1999, Ottavi di Finale d’andata contro il Milan Campione d’Italia dove sotto di due goal riesce al 90′ a siglare prima il pareggio e poi il 3-2 sotto la Pisani: una serata indimenticabile. Da menzionare anche una sua fotografia durante Atalanta-Sampdoria dove prende un carrello nel pieno delle polemiche tra tifosi e arbitro.
L’anno dopo gioca poco lasciando spazio alla giovinezza di una Dea che volerà tra le prime posizioni della classifica, facendosi notare in tre occasioni (due positive e una negativa): l’assist per Ganz contro il Bologna, l’ultimo goal stagione dell’Atalanta ai danni della Juve, ed infine il rigore sbagliato contro la Reggina di Taibi che fece, purtroppo, spegnere le speranze UEFA dei nerazzurri. “Nippo Nappi tirali matti” citava la Curva Nord, e ancora oggi Marco è ben ricordato dai tifosi nerazzurri.