Dopo tante voci, Enrico Nicolini non verrà accolto nello staff societario: la spiegazione dell’ex giocatore sull’operato della Sampdoria

No al Genoa, sì alla Sampdoria: due semplici parole per guadagnarsi un affetto già presente. Enrico Nicolini al Doria, sembrava tutto fatto per vederlo dentro la società: è bastato il “no” all’altra parte della città in occasione dell’assunzione di Andrea Mandorlini. Eppure, alla fine, non è arrivato nessun incarico. Anzi, lo stesso Nicolini ai microfoni di Telenord ha voluto spiegare l’accaduto: «Ho incontrato Osti, è mio amico e abbiamo parlato serenamente. Purtroppo ho capito che sarei andato alla Sampdoria non perché ho 43 anni di lavoro alle spalle e sono un professionista, ma solamente perché sono sampdoriano e i tifosi mi volevano – ha confermato l’ex giocatore blucerchiato -. A 62 anni, onestamente, non tollero certe cose: non posso permettere che la gente non mi giudichi per il mio lavoro. Se una persona, oltre a essere capace e competente, tifa per questi colori va bene, ma non deve essere l’inverso. Questa è una mia sensazione, non voglio nemmeno tirare fuori il discorso dei soldi perché è sempre molto antipatico. Secondo me non c’erano le condizioni per andare alla Sampdoria, mi è sembrata tutta una forzatura».