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Nicolato e quelli prima di lui: la triste parabola dei Ct dell’Under 21
Nicolato lascia la Nazionale Under 21: il suo destino sembra in linea con quello di chi lo ha preceduto sulla panchina degli azzurrini
Chi dopo Paolo Nicolato? Si è chiusa male l’avventura del Ct dell’Under 21, colpevole di un Europeo molto deludente, ancor più perché le aspettative erano alte e il valore della squadra non sembra così basso. I nomi per la successione sono diversi. Oggi il Corriere dello Sport suggerisce una rosa di nomi: Bollini che ha esordito all’Europeo Under 19 con un divertente 4-0 su Malta, Nunziata, Evani, Corradi e De Rossi. L’ex giocatore romanista ha già fatto parte dello staff di Roberto Mancini e il quotidiano romano ne tratteggia così la candidatura: «Figura di spicco, autorevolezza, esperienza: serve un tecnico federale che accetti il rischio dell’impresa e l’idea di lavorare per il futuro azzurro, non per la propria panchina».
Dove finiscono i Ct dell’Under 21? Qual è il loro primo impiego dopo avere guidato gli azzurrini? Ecco cosa è successo ai 9 predecessori di Nicolato: due ottimi inizi e, poi, tantissimi problemi.
AZELIO VICINI – Nella sua epoca guidare l’Under 21 era l’anticamera per arrivare alla Nazionale maggiore. E così prima di Italia ’90, guidò gli azzurri all’Europeo del 1988, molto ben giocato e chiuso con l’eliminazione da parte dell’Unione Sovietica.
CESARE MALDINI – Dopo i successi a ripetizioni con i giovani, subentra ad Arrigo Sacchi in Nazionale e al Mondiale francese del 1998 esce ai quarti con i padroni di casa. Colpa di un rigore calciato sulla traversa da Di Biagio, futuro Ct dell’Under 21…
ROSSANO GIAMPAGLIA – Brevissima esperienza, mancata qualificazione all’Europeo di categoria nel 1997. Finirà nello staff di Marcello Lippi, molti anni dopo.
MARCO TARDELLI – Con l’Under 21 vince, passa all’Inter ed è un disastro, emblematicamente riassunto dal 6-0 patito nel derby.
CLAUDIO GENTILE – La furia iconoclasta del 2006 lo porta via dall’Under 21, pur essendo l’ultimo Ct ad avere conquistato l’Europeo di categoria. Ha il dente avvelenato ancora oggi, anche perché ha ripreso possesso di una panchina solo 8 anni dopo, in Svizzera, con il Sion.
PIERLUIGI CASIRAGHI – Dopo gli azzurrini non va mai oltre il ruolo di vice. Primo incarico a Cagliari con Zola, che ha seguito anche in altre destinazioni.
CIRO FERRARA – Dall’azzurro al blucerchiato: ma la sua avventura alla Sampdoria dura pochi mesi, sono più le gare perse di quelle vinte e pareggiate.
DEVIS MANGIA – Anche lui riparte dalla Liguria, ma allo Spezia e in Serie B, senza riuscire a compiere il salto di categoria, né in quell’anno né successivamente.
LUIGI DI BIAGIO – Con lui si gira un piccolissimo remake del passato. Dall’Under approda alla Nazionale come Ct ad interim in attesa di Roberto Mancini. Due sole partite, una sconfitta con l’Argentina e un pareggio con l’Inghilterra, ma fa curriculum (o no? Dopo ha solo guidato la Spal ed è stato un tracollo).