2017

Nicola e la dedica al figlio che non c’è più: la salvezza del Crotone è per Ale

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Il tecnico del Crotone dedica la salvezza ottenuta dai pitagorici al figlio Alessandro, scomparso nel 2014 quando aveva 14 anni: «Voglio che il mio cuore continui a battere per te»

La salvezza del Crotone non è soltanto merito di una squadra e di una città che non ha mai smesso di credere ad un risultato storico. Ma è anche e soprattutto il capolavoro del tecnico Davide Nicola, che ha continuato a lottare come un leone per raggiungere lo straordinario obiettivo ottenuto nella gara contro la Lazio. E la dedica è per il figlio Alessandro, scomparso nel 2014 all’età di quattordici anni, quando un maledetto furgone lo investì mentre stava facendo un giro in bicicletta. La lettera di Nicola al figlio che non c’è più è struggente e sta commuovendo tutta Italia. E dimostra la grandezza del padre, prima ancora dell’uomo e dell’allenatore che ha dimostrato di essere Nicola in questi anni.

«Ciao amore mio, Non so dove sei. Non so cosa starai facendo. Forse sei su quella nuvola che era su di me quella sera, quando correvo per far volare la tua lanterna. O forse sei qui accanto a me. Sì, sono sicuro che sei qui con me. Abbiamo lottato insieme in questo anno complicatissimo, ma… Oggi so che tu ci sei sempre stato lì con me. Sei riuscito con la tua energia a darmi la forza di lottare e di continuare a inseguire l’impossibile possibile, il possibile probabile, e il probabile certo. Ale, questa non è la mia vittoria, ma la nostra, proprio come quella della promozione in Serie A del Livorno. Avrei voluto gioire con te, guardare i tuoi occhi e il tuo sorriso, prenderti per mano e insieme correre e festeggiare. Tutto questo è solo per te e ogni mia conquista è la tua, ogni mia vittoria sarà la tua, ogni mio sogno sarà anche il tuo. Voglio che il mio cuore continui a battere per te e tu possa vivere ancora attraverso me…

Le Sei Perfezioni: generosità, disciplina, pazienza, perseveranza, concentrazione e conoscenza trascendente (Dalai Lama)».

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