Champions League

Nicola Berti: «Inter, a Salisburgo vinci come me. Quel che facevo fuori dal campo sono affari miei»

Pubblicato

su

Nella finale di Coppa Uefa del 1994 tra Salisburgo e Inter Nicola Berti fu uno dei grandi protagonisti. Oggi racconta a La Gazzetta dello Sport quel momento così importante

Nella finale di Coppa Uefa del 1994 tra Salisburgo e Inter Nicola Berti fu uno dei grandi protagonisti. Oggi racconta a La Gazzetta dello Sport quel momento così importante della storia nerazzurra.
SALISBURGO-INTER 1994 – «Al mattino mi svegliai con un coro dei tifosi davanti all’albergo: “Nicola Berti facci un gol”. Profetici. Segnai su un filtrante in area verso la fine del primo tempo. Una rete con movimenti da centravanti. Ero un centrocampista, ma avevo la porta in testa, volevo fare gol».
LA VITTORIA DELLA COPPA – «Un’altra coppa dell’Inter, la festa degli 80mila a San Siro. Noi il Salisburgo lo abbiamo battuto, i ragazzi di oggi idem all’andata e stasera completeranno l’opera. Io resto un interista totale».
FUORI DAL CAMPO – «Alt. Io davo tutto sia in allenamento sia in partita e non dovevano rompermi le scatole nella vita privata. C… miei, quel che facevo fuori».
FLIRT CON CARLA BRUNI E UMA THURMAN – «Carla Bruni la conoscevo, ci fotografarono a una sfilata, ma preferivo le donne non famose. Uma era un’amica, la portavo a San Siro, diventò nostra tifosa».
VITA AI CARAIBI – «Tutti vogliono allenare o fare i dirigenti o andare in tv a parlare. Io volevo staccare, divertirmi. Comprai una casa a Saint Barth. Ero e sono un irregolare. Ai Caraibi conobbi anche Quentin Tarantino».

Exit mobile version