2015

Nicchi: «Vogliono qualità, ma tagliano»

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E storce il naso sulla tecnologia: «Anche le macchine sbagliano»

Al di là delle polemiche legate al campo e alle richieste di cambiare le regole, c’è una ferita profonda con cui Marcello Nicchi deve fare i conti e cioè i tagli chiesti dalla FIGC all’Aia: « Siamo al paradosso: tutti vogliono dagli arbitri un servizio di qualità e poi nessuno si preoccupa dei tagli decisi dalla Figc. Ci chiedono di risparmiare quasi 4 milioni all’anno e si discute sugli addizionali. Non c’è problema, lo stiamo già facendo. Ma questo incide eccome sulla qualità: faremo meno formazione, raduni, aggiornamenti e le designazioni non più su basi meritocratiche, ma legate alla vicinanza geografica», ha dichiarato il capo degli arbitri a La Gazzetta dello Sport.

LE PROPOSTE – Nicchi, che ha già scritto al presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio, ha avanzato due soluzioni: «La Federcalcio trova uno sponsor come ha fatto per Conte. Oppure ci sono i soldi dei diritti tv. Su un miliardo non si riesce a trovare 4 milioni da destinare con la mutualità a un mondo che tutti definiscono fondamentale? Il rischio di esaurire le risorse e chiudere bottega c’è».

CASI DIFFICILI – E sulla possibile introduzione della tecnologia in campo: «Gol non gol? Benissimo, siamo favorevoli. Così a sbagliare sarà una macchina. Perché anche la tecnologia può sbagliare… Moviola? Se la Figc avrà l’ok per la sperimentazione, noi ne prenderemo atto e la faremo. Parere personale: non sarà semplice avere il sì dell’Ifab e poi non è di facile uso come il gol non gol». Perplesso Nicchi, secondo cui la tecnologia non può essere d’aiuto in casi complicati come quello del gol di Caceres in Napoli-Juventus: «Come si fa a giudicare alla moviola una cosa simile, quanti giorni stiamo a cercare il frame giusto per capire quando la palla parte? Perché basta un attimo e tutto cambia. O ci concentriamo su Chiellini? E’ in fuorigioco perché influenza qualcuno o no? Siamo di nuovo nella discrezionalità. Quindi ogni giudizio può essere diverso».

GLI ATTACCHI – Il presidente degli arbitri, che introdurrebbe il cartellino bianco per chi simula, ha poi evidenziato la mancata difesa da parte della FIGC agli arbitri dopo i duri attacchi: «E’ grave, dovrebbe essere normale da parte loro stemperare gli animi. Anche perché la Procura poi dovrebbe prendere dei provvedimenti nei confronti dei tesserati e spesso non fa nulla».

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