2017

Niang non brilla: Toro, vale l’investimento fatto?

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M’Baye Niang, nelle intenzioni di Mihajlovic, avrebbe dovuto essere il calciatore capace di spostare gli equilibri granata. E invece?

Sinisa Mihajlovic, in estate, ha disegnato il suo Toro con il 4-2-3-1: fisicità ed interdizione in mezzo al campo, tecnica e capacità di creare la superiorità numerica in avanti. E proprio lì davanti il serbo ha 15 milioni di buoni motivi, tradotti in euro corrisponderebbero a quelli spesi da Cairo per portarlo in granata, per sperare che Niang mostri anche la sua prepotenza fisica, il suo guizzo negli ultimi metri e tanta, tanta personalità, oltre all’indolenza.

L’edizione odierna di Tuttosport, stamane, ha puntato il focus sulla corsia mancina del Toro, sottolineando come nemmeno le alternative a Niang diano garanzie al momento. Boyè e Berenguer si giocano il ruolo di prima alternativa al francese, con il giovane Edera pronto ad approfittare delle loro defaillance. Ed è proprio la situazione dello spagnolo ad indurre a più di un interrogativo. L’ex Espanyol è stato acquistato per 5,5 milioni di euro nel corso dell’ultima finestra estiva di trasferimenti e non ha mostrato praticamente nulla del suo potenziale. Insomma le performance dei due esterni d’attacco sono apparse insipide, traballanti, da “vorrei ma non posso”. Da reparto più forte della squadra ad incognita, il passo è stato breve.

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