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Do You Remember? Neymar: come non essere il migliore d’Europa e diventarlo del mondo

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La rivalità in casa Paris Saint Germain è sempre un argomento di forte attualità: per Neymar il Mondiale può essere l’occasione della vita

Neymar è il personaggio del momento. Stasera il Psg scende in campo a Tolosa per la quinta giornata della Ligue 1. C’è la necessità dei 3 punti, anche perché incredibilmente il Psg è costretto a un’insolita coabitazione in testa alla classifica con Marsiglia e Lens (insolita perché erano già in testa da soli solo 7 giorni fa ma è incappato nel pareggio in casa con il Monaco). Dentro ogni partita del Psg c’è anche un’altra gara: quella tra Neymar e Mbappé. A prescindere da chi tira i rigori, oggi la sta “vincendo” il brasiliano sul francese, 6 gol contro 4. Una sfida vera potrebbe esserci al Mondiale e avrebbe un carattere di definitività riguardante un tema oggi passato fuori moda e che invece potrebbe improvvisamente tornare d’attualità: Neymar è il miglior giocatore del mondo?

Sembra trascorso un secolo, ma era esattamente questo il proposito del Psg quando nel 2017 andò a strappare Neymar al Barcellona per 222 milioni di euro, l’operazione più costosa e impensabile del calciomercato di tutti i tempi. «Vogliamo aiutare Neymar a diventare il miglior giocatore del mondo», aveva detto l’allora tecnico Unai Emery presentandolo. E a rafforzare l’ipotesi era intervenuto niente meno che Iniesta, che lo aveva definito «importantissimo per il Barcellona». Il giudizio del fuoriclasse brasiliano era più che giustificato dall’inizio di stagione dei blaugrana, travolti nella doppia finale di Supercoppa dal Real Madrid. I fatti si incaricarono di smentire le previsioni più nefaste e spartì la felicità (e l’infelicità) a entrambi i club. Il Barcellona sarebbe riuscito a far virare la stagione e arrivò a dominare la Liga, con ben 14 punti in più sulla seconda in classifica e con Messi e Suarez a fabbricare gol su gol senza rimpianti per il partner perduto. Neymar al Psg si conquistò come da previsioni tutti e tre i trofei nazionali e disegnò la sua migliore stagione francese, con 28 gol in 30 partite. Entrambi – Barcellona e Psg – fallirono in Champions e non avrebbero più corretto l’andazzo negli anni successivi.

Quasi a definire, così, che Neymar mancava al Barcellona, ma contemporaneamente non bastava al Psg (e non sarebbe bastato neanche Messi, se per questo). Eppure, l’età è ancora dalla sua parte, a 30 anni si è nel pieno della consapevolezza dei propri mezzi. Ed il Neymar in versione verdeoro visto nel 2022 fa pensare che potrebbe succedere lo splendido paradosso di un campione che non sapendo essere il migliore d’Europa proverà a diventarlo del mondo.

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