New York City FC: Patrick Vieira si scaglia contro la nuova generazione di calciatori, impegnata ad essere più bella che brava. L’allenatore della compagine di MLS sogna un ritorno in Inghilterra: «Chissà, un giorno…»

In campo la sua ruvidezza era diventata un marchio di fabbrica, ma Patrick Vieira era anche un giocatore tecnico in grado di reggere da solo le sorti di un reparto. Il francese, ex Arsenal, Juventus, Inter e Manchester City, in Italia ha fatto scuola e, da allenatore (attualmente allena i New York City FC di Andrea Pirlo e Frank Lampard) non ha cambiato il suo atteggiamento schietto e, spesso, appunto ruvido. In una recente intervista Vieira si è scagliato contro la nuove generazione di calciatori, troppo inclini a sembrare belli piuttosto che a sembrare forti: «Ai calciatori di oggi interessa essere belli sopra ogni altra cosa – ha detto Vieira al Daily Mail – . Io sono rimasto deluso: guardo le partite e vedo calciatori che pensano solo a loro stessi. Certo, sono ottimi calciatori, forse perfino più forti di quelli della mia generazionale, ma li vedo troppo egoisti e troppo concentrati su loro stessi». NEW YORK CITY, VIEIRA: «IL MIO FUTURO…» – Nella stessa intervista Vieira, che in campo ha avuto scontri con calibri di Roy Keane e Sinisa Mihajlovic, ha parlato anche del suo futuro da allenatore: «Tornare da manager al Manchester City? Sarebbe bello, ma certe cose non sempre succedono nella vita. Io non guardo al futuro, nella vita non si sa mai, ma sono grado ai New York City FC per l’opportunità che mi hanno donato: adoro stare qui. Forse chissà, tra due o tre anni potrei andarmene, ma se dovesse succedere ne parleremo».