2015

Nessuno parla di Leali

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Profilo basso, lontano dalle luci dei riflettori: la Juve, che ha bloccato Neto, guardi con attenzione a Cesena per il dopo Buffon

Perin, Scuffet, Sepe, Sportiello, Bardi. La scuola italiana dei portieri, dopo alcuni anni di leggera flessione in cui ha tirato fuori tanti ottimi portieri e nessuna eccellenza, sembra essere tornata alla ribalta. Il portiere del Genoa Mattia Perin è il più pronto al grande salto; Sepe sembra essere destinato al Napoli (l’estremo difensore ha rinnovato da poco con gli azzurri e sta ben figurando con la maglia dell’Empoli); Sportiello è finito nel mirino delle grandi; Bardi è stato accantonato da Maran ma è di proprietà dell’Inter e può vantare già due stagioni in A; Scuffet, dopo l’ottima annata è stato a un passo dall’Atletico Madrid ma ha deciso di rimanere a Udine per crescere ma con Stramaccioni ha giocato solo in coppa Italia. I cinque nominati sono degli ottimi elementi, con un futuro assicurato, ma nessuno parla di Nicola Leali. Il portiere del Cesena, di proprietà della Juventus, è arrivato in serie A in punta di piedi, dopo anni di gavetta in serie B e in 26 giornate ha conquistato tutti, tranne la critica…

LA GESTIONE DEL TALENTO – Leali è cresciuto nelle giovanili del Brescia, formazione con cui ha esordito in massima serie a 18 anni, il 15 maggio 2011 in Cesena-Brescia (1-0). Con la retrocessione in B delle rondinelle, Leali ha la possibilità di mettersi in mostra e si divide i pali della squadra bresciana con l’esperto Arcari collezionando 16 presenze. Sedici gettoni sono bastati al giovane Leali per mettersi in mostra e per attirare su di sè le attenzioni della Juventus che lo acquista nell’estate del 2012 per 3,8 milioni di euro. Il giovane portiere si allena con i bianconeri ma la sua permanenza a Torino è solo temporanea perchè viene girato in prestito prima al Lanciano e poi allo Spezia, aumentando le sue presenze tra i professionisti e salendo sempre più di livello. Lo step successivo, dopo due anni praticamente impeccabili in B, è il grande passo in serie A. La Juventus decide di cederlo in prestito nel Cesena, formazione in lotta per non retrocedere. Il suo approccio con la serie A è da grande campione: Leali denota subito grande sicurezza e grande abilità tra i pali, parando anche due rigori (uno a Matri contro il Genoa e uno a Joao Pedro contro il Cagliari). Un solo grande errore a Bergamo contro l’Atalanta quando lui e Capelli combinano un pasticcio e regalano il gol a Maxi Moralez ma nel suo curriculum Leali può vantare soprattutto ottime prestazioni.

«Leali? Sarà il nuovo Buffon della Juventus. Loro hanno già il numero 1 al mondo, ma hanno acquistato comunque il più forte, giovane portiere italiano per il futuro che attualmente c’è in circolazione» (Gino Corioni, presidente del Brescia).

PROFILO BASSO – Profilo basso, mai una dichiarazione fuori posto, professionista serio, lontano dalle luci dei riflettori: Leali sembra avere tutto per diventare un grande portiere e ha accettato ogni decisione del club bianconero senza battere ciglio proseguendo il suo percorso di crescita iniziato a Brescia 4 anni fa e sposando la causa juventina con fermezza e convinzione. Testa da 30enne nonostante la giovane età e le mani alte, protese verso il futuro.

JUVE, CHE FAI? – La gestione del talento, fino a questo momento, da parte della Vecchia Signora è stata impeccabile. La Juve ha prelevato Leali tre anni fa e lo ha mandato in prestito per farlo crescere. Obiettivo raggiunto perchè Leali, step dopo step, sta dimostrando di essere un portiere affidabile e pronto per il grande salto ma i bianconeri però non sembrano essere d’accordo perchè hanno bloccato Neto, portiere brasiliano classe 1989 attualmente alla Fiorentina e in scadenza di contratto con i viola, oltre al portiere della Ternana classe ’91 Brignoli. Tanti gli estremi difensori nelle mani dei bianconeri (si parla anche di un interessamento per Sportiello e Scuffet) che possono scegliere dal mazzo per designare l’erede di Buffon, ma lasciarsi sfuggire, senza dare nemmeno una chance, a uno come Leali sarebbe un’occasione persa per tutti.

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