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Nazionale, Pussetto svela: «L’Italia? Se non mi chiama l’Argentina»
L’attaccante dell’Udinese è dotato di doppio passaporto: «L’Argentina è la mia patria e viene prima».
Per l’attaccante Ignacio Pussetto, che prima di essere acquistato dall’Udinese ha militato nell’Atletico Rafaela e con l’Huracán, quella 2018-19 è la prima stagione in Italia. Finora per lui 4 reti in 23 presenze in Serie A, ma in futuro potrebbero spalancarsi le porte della Nazionale azzurra, nella quale potrebbe giocare da “oriundo” in quanto in possesso del doppio passaporto.
Interrogato sul tema da “La Gazzetta dello Sport”, Pussetto ha però spiegato che per lui la priorità è costituita dalla Nazionale Argentina: «Mi hanno detto che Mancini mi ha seguito, ma non ho parlato con nessuno. – ha assicurato il giocatore bianconero –Devo essere onesto: se mi chiamano entrambe le Nazionali, scelgo l’Argentina perché quella è la mia patria. Se invece mi chiamasse solo l’Italia… Vedremo cosa succederà».
L’attaccante ha anche parlato di come è nato il suo stile di gioco: «Da piccolo – ha raccontato – giocavo insieme ai ragazzi più grandi. Per questo nei contrasti mi facevano volare via. Così cercavo di superarli nello scatto e di evitarli. Adesso io controllo sempre con l’esterno del piede, così non devo abbassare troppo la velocità. Chi vince in velocità con la palla al piede tra me e Cristiano? Lui di sicuro, non scherziamo. Però io sto migliorando e un giorno giocherò la Champions». In vista del confronto di venerdì, insomma, i Campioni d’Italia sono avvisati: «La Juve è fortissima, – ha sottolineato Pussetto – ma ormai ha già vinto lo Scudetto e magari penserà alla Champions…».
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