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Nazionale: ecco perché Toloi sarà risorsa preziosa nel sistema di Mancini – ANALISI TATTICA
La convocazione nella Nazionale italiana di Toloi non deve sorprendere: ecco i motivi per cui l’atalantino potrà risultare molto utile a Roberto Mancini
La vera notizia di queste ultime convocazioni dell’Italia di Mancini consiste nella prima convocazione di Toloi, che ha da poco ottenuto il passaporto italiano. Il difensore dell’Atalanta viene da stagioni eccellenti, che lo hanno fatto contraddistinguere come uno dei giocatori più caratteristici di Gasperini. Rappresenta esattamente lo stereotipo del terzo di difesa del tecnico di Grugliasco: giocatore che insegue l’avversario a tutto campo e che spesso si inserisce in avanti. Dà quindi un contributo offensivo importante, riempiendo spesso l’area di rigore e la trequarti: insomma, dà imprevedibilità e presenza offensiva alla Dea.
Come abbiamo scritto molte volte, l’Italia di Mancini adotta uno scaglionamento asimmetrico. Difende a 4 ma in fase di possesso adotta un modulo che possiamo sintetizzare con il 3-2-4-1: un terzino si alza per dare ampiezza, mentre l’altro (di solito Florenzi) resta più bloccato, sulla stessa linea dei difensori centrali.
Il 3-2-4-1 dell’Italia.
Quando però l’Italia consolida il possesso nella trequarti rivale, l’ex Roma non rimane piantato dietro. Anzi, si sgancia spesso in avanti per aiutare la manovra offensiva. A volte agisce tra le linee, mentre in altre circostanze si sovrappone in fascia.
Un esempio nella slide sopra, in cui Florenzi parte da dietro per attaccare gli spazi che si creano, riempiendo la zona di rifinitura. Insomma, Mancini chiede un importante lavoro al proprio terzino “bloccato”, deve sapere leggere bene la singola situazione.
Avendo la volontà di attaccare con tanti uomini, Toloi può esaltarsi in queste situazioni. Nell’Atalanta, è spesso un attaccante aggiunto o quasi, i suoi smarcamenti ad aggredire gli spazi sono spesso letali. Le sue qualità si coniugano bene con il calcio ambizioso che vuole fare Mancini: oltre al contributo offensivo, l’italo-brasiliano è aggressivo nelle marcature preventive, quindi funzionale con la voglia di recuperare palla in avanti.
Qui vediamo Toloi punta aggiunta.
Più che altro, le principali incognite riguardano la difesa posizionale. Toloi, nell’Atalanta, agisce da terzo in una sistema prevalentemente a uomo. Al contrario, l’Italia difende a 4: se si alternasse con Florenzi, Toloi dovrebbe ricoprire la posizione di terzino in fase di non possesso, qualcosa che dovrebbe imparare a fare.
Forse, la soluzione più probabile potrebbe essere quella di farlo giocare come vice Chiellini, ossia sul lato opposto. In tal modo, sarebbe un centrale di sinistra senza palla (nella difesa a 4) e un “terzo” in fase di possesso. D’altronde, Gasperini ogni tanto ha usato Toloi a sinistra anziché a destra, non sarebbe quindi un eccessivo snaturarsi.
Insomma, anche se difficilmente giocherà titolare, l’ex Roma è una risorsa importante per Mancini, un giocatore che arricchisce la soluzioni a disposizione dell’allenatore. La convocazione è il giusto premio per un percorso che lo ha fatto diventare uno dei difensori italiani più validi.