2020

La Nazionale dei debuttanti non stecca: Mancini sorride a 32…denti

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Un’altra prestazione convincente per la Nazionale Italiana malgrado i molti debuttanti e un Roberto Mancini in smart working: sono numerose le indicazioni positive che il CT può trarre

Per gli appassionati di Lotto e numerologia, sulla ruota Nazionale esce il 32. Ma no, non è il numero di denti che allargano il sorriso di Roberto Mancini. Che oltretutto, covid e smart working a parte, avrebbe effettivamente più di un motivo per ritenersi soddisfatto di ciò che ha dovuto ammirare in televisione.

Se la vittoria contro la modestissima Estonia non poteva essere razionalmente un’incognita, non era poi così scontato che brillassero gli interpreti. Invece le seconde e terze linee hanno eseguito al meglio lo spartito veicolato da Chicco Evani. A cominciare dai cinque esordienti assoluti (Bastoni, Calabria, Luca Pellegrini, Pessina e Pellegri) che fanno lievitare il conto alla fatidica quota 32. Ovvero l’incredibile numero dei debuttanti in maglia azzurra sotto la gestione del tecnico jesino.

Ciò che stupisce in particolare è la facilità con cui gli ultimi arrivati riescano regolarmente a integrarsi nel gruppo. Già, proprio quella parola “gruppo” troppo spesso abusata in ambito sportivo, ma che trova tangibile e concreta definizione in questa Italia. Le direttive dello staff, l’importanza dei “senatori” e una coesione totale che non sempre c’era stata nel recente passato.

Ed è indubbiamente questo il merito principale di Roberto Mancini, che dopo la serata del Franchi sa di avere nel suo mazzo più di un jolly da poter estrarre. Perché il sapiente e minuzioso lavoro nel creare struttura, idee ed entusiasmo ha riportato il sorriso in Azzurro. Un sorriso a 32 denti, naturalmente.

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