2016
Di Natale duro: «Udinese, la colpa non è dei giocatori o di Iachini»
Totò Di Natale ha rilasciato un’intervista in cui ha parlato del momento dell’Udinese, dei Pozzo, del paragone con Zamparini e di tanto altro
Totò Di Natale, ex attaccante dell’Udinese, ha appeso le scarpe al chiodo. Il suo futuro sarebbe dovuto essere ancora in terra friulana ma al momento non c’è stato alcun accordo con i Pozzo per il suo nuovo ruolo. Di Natale ha parlato a “Il Gazzettino” della situazione del club friulano che ha di recente esonerato Iachini e chiamato Delneri: «Io amo Udine e i tifosi dell’Udinese, sono stato benissimo in Friuli e mi fa male vedere l’Udinese nei bassifondi della classifica ma questa ormai è una solfa che prosegue da anni. Prima si accusava quel giocatore o Pinzi, poi il sottoscritto, poi Iachini, un bravissimo allenatore che non meritava l’esonero ma non ci sono scuse: se la squadra negli ultimi anni ha conquistato 40 punti soltanto, se non ha divertito significa che anche altri hanno commesso errori».
L’UDINESE DI NATALE – Prosegue l’ex attaccante bianconero: «Ora bisognerebbe prendere d’esempio e imitare due club come Chievo Verona e Sassuolo. Io sono sicuro che i Pozzo riusciranno a trovare la soluzione migliore ma se le cose continueranno ad andare così un allenatore preferirà allenare il Palermo di Zamparini piuttosto che l’Udinese. L’avvio quest’anno non è stato dei migliori, ma ci sono giovani interessanti e ora bisogna rinsaldare il gruppo, formare una squadra compatta, omogenea. Non ci sono solo i giovani però. C’è bisogno dell’apporto dei senatori e penso a Danilo e Felipe, che possono essere da guida ai giovani calciatori che arrivano dall’estero».