Almanacco del Calcio
Nasce Sandro Mazzola, attaccante della Grande Inter – 8 novembre 1942 – VIDEO
L’8 novembre 1942 a Torino nasce Sandro Mazzola, figlio del grande Valentino e storico centravanti della Grande Inter
Alessandro Mazzola, per tutti Sandro, è stato l’indiscussa bandiera dell’Inter: l’icona della squadra nerazzurra. Nonostante i tanti campioni che hanno indossato questa maglia la parabola di Sandro Mazzola, nato a Torino l’8 novembre 1942, ne fa il giocatore più rappresentativo e amato della storia della squadra milanese. La carriera di Mazzola può sembrare sia stata favorita dal fatto di essere un figlio d’arte. Tuttavia Sandrino ha dovuto convivere con un peso enorme sulle spalle: quello di dimostrare di essere all’altezza di un mito del calcio italiano. Suo padre infatti era Valentino Mazzola, leader dell’indimenticabile Grande Torino. Dopo 16 anni di numerosi successi però può dire di aver ampiamente onorato la memoria del padre. Gioca tutta la sua carriera, partendo dalle giovanili, con l’Inter. Per 7 anni, dal 1970 al 1977, anno del suo addio al calcio ne è anche il capitano.
E’ negli anni Sessanta però, che Mazzola scrive le pagine più importanti della storia nerazzurra: in quella Grande Inter guidata da Helenio Herrera, guida i compagni alla vittoria di due coppe dei Campioni, due coppe Intercontinentali e tre scudetti. Un quarto titolo nazionale lo vincerà nella stagione 1970/71, trascinando l‘Inter in una straordinaria rimonta ai danni dei cugini rossoneri. Anni in cui i derby di Milano presentavano l’eterno duello Mazzola Rivera, duello che si spostava anche in nazionale dove i due paladini delle squadre di Milano sembravano tatticamente incompatibili e quindi inutilizzabili contemporaneamente. E pensare che mentre Rivera era un centrocampista classico, Mazzola, nasce come mezz’ala e come mezz’ala finirà la sua carriera, ma negli anni della Grande Inter interpreta alla grande il ruolo di attaccante mettendosi in mostra per la sua grande capacità realizzativa e la sua freddezza sotto porta, senza abbandonare la sua proverbiale serpentina, capacità di superare gli avversari attraverso dribbling veloci.