2016
Napoli, un momento difficile per la squadra
2 sconfitte nelle ultime 3 partite per il Napoli. Ma quali sono i motivi di questo crollo?
Il ruolino di marcia nelle ultime tre partite recita una vittoria e due sconfitte, non era mai successo quest’anno alla squadra di Sarri e tutti ne sono rimasti sopresi. Il Napoli arriva al rush finale di campionato, per il secondo anno consecutivo, oltre che poco reattivo anche in silenzio stampa, impedendo così a Sarri di spiegare cosa non vadi nel suo Napoli. Il silenzio stampa è come non mai surreale perché mentre l’anno scorso era legato a doppio filo da Benitez, che aveva ormai deciso di fare le valigie, quest’anno arriva mentre il Napoli è secondo in campionato in piena lotta per entrare dalla porta d’accesso diretta alla prossima Champions League.
DE LAURENTIIS – Il silenzio stampa è saltato, per un momento, dopo la sentenza di venerdì, che ha ridotto a 3 le giornate di squalifica a Higuain, tramite un comunicato stampa in cui la società si riteneva «profondamente delusa», non aiutando minimamente la squadra alla vigilia dell’impegno contro l’Inter. Al contempo ha pesato moltissimo l’assenza di De Laurentiis che tra Maldive e impegni cinematografici è stato troppo lontano alla sua squadra durante questa stagione, con le sue presenze che si contanto sulle dita di una sola mano. Sarebbe stata ovvia, e necessaria, la sua presenza in questi giorni difficili per la sua squadra.
IL TURN OVER – O meglio, il non turn over. Arrivare alla fine della stagione con quasi tutti i titolari con almeno 45 partite ufficiali sulle gambe è stato un azzardo bello grosso. L’assenza di valide alternative e l’idea di gioco di Sarri hanno tolto tutte le energie alle gambe dei giocatori del Napoli, e questo è stato ben visibile sia nella sfida persa per 3-1 contro l’Udinese sia nella sconfitta di sabato a San Siro. Proprio nell’ultima partita si è visto quanto pesi l’assenza del Pipita,con Gabbiadiniche negli ultimi 20 metri non c’era e quando si è fatto trovare è sempre stato poco reattivo e incisivo. Oltre a questo è sempre più evidente come tutti gli uomini chiave del Napoli siano stanchi fisicamente e mentalmente visti i grossolani errori che commettono in campo.
IL FUTURO – Giuntoli è stato chiaro, i rinnovi si discuteranno a fine stagione che siano prolungamenti o aumenti di stipendio, ma non passa giorno che qualche procuratore si lamenti dell’inadeguadezza dell’ingaggio del suo assistito rispetto il rendimento in campo. In tutto ciò a Napoli non hanno ancora pianificato nulla per il futuro vista l’incertezza del piazzamento finale con in ballo 35 milioni di euro circa, soldi che verranno, in parte, stanziati per il mercato in modo tale da dare a Sarri, sempre che venga esercitata l’opzione dalla società, una squadra competitiva per l’anno prossimo.