2016
Sarri: «Sfida con una Juventus cannibale»
In corsa anche la Roma: «Sta facendo cose straordinarie»
Vincere lo scudetto sarebbe un’impresa per il Napoli. Ne è certo Maurizio Sarri, il quale è consapevole di dover fare i conti con l’avversario più arcigno in Italia, la Juventus: «Abbiamo il quinto budget italiano, vincerlo significherebbe averne fregate tre. Io amo il ciclismo: c’era Eddy Merckx, il cannibale, cioè la Juventus. Combattiamo purtroppo con un mostro, ma non perdiamo di vista la Roma, che sta facendo cose straordinarie. Gimondi ha vinto? Sì, ma non al tour (ride, ndr). Differenza reti in caso di aggancio? Quell’eccesso di altruismo di Callejon mi ha fatto girare…», ha dichiarato l’allenatore azzurro nella conferenza stampa post-Chievo.
LENTE D’INGRANDIMENTO – Sarri, che ha preferito non commentare la decisione dell’Ifab di introdurre la moviola in campo («Non mi pronuncio fino a quando non capisco come vogliono applicarla»), ha analizzato poi la prestazione della squadra, prendendo le difese di Vlad Chiriches per il gol subito: «David Lopez ha giocato con grande intensità per un’ora, poi siamo calati, ma ho visto che una panchina ha fatto bene anche ad Allan. Chiriches? Ha commesso un errore, ma anche per colpa mia, facciamo le partitine senza rinvio e se rinvii prendi rigore contro. Portiamo i difensori a giocare 100 palloni a partita, può capitare una palla persa, anche se doveva smistarla prima. Abbiamo fatto 169 verticalizzazioni con l’81% di precisione, un record. E abbiamo perso pochi palloni, anche se in zone pericolose. Su angolo non abbiamo fatto molto, ma avevo detto ai ragazzi che avremmo segnato da palla inattiva, perché le abbiamo provate bene. A livello di cross abbiamo fatto quanto nelle sfide con Villarreal e Milan, ma oggi abbiamo raccolto i frutti del lavoro. Concretizziamo poco, stasera questo aspetto è stato attenuato. Ghoulam? E’ più sicuro in fase difensiva dopo aver cambiato modo di difendere, ma è stato bravo anche Insigne a creargli spazio e Hamsik a servirlo. Terzo gol? E’ quello che mi piace: tre volte palla dietro e avanti, solo una volta in orizzontale e io impazzisco su quelle scoperte che gli avversari non riescono a leggere».