2015
Sarri: «Scudetto? Ma non siamo salvi!»
E su Higuain: «Come Lewandowski, punti al Pallone d’Oro»
Il primato non fa girare la testa a Maurizio Sarri, che non vuol sentire parlare nemmeno di scudetto dopo la vittoria sull’Inter: «Sono partite difficili per l’approccio: le motivazioni sono a mille, ma è difficile gestire gli episodi positivi e negativi. E’ venuta l’ansia da risultato perché sentivamo l’importanza. Abbiamo dato per vinta la partita, poi dopo il loro gol siamo andati in ansia anche nelle uscite da dietro e nelle ripartenze. Primato? Nessuno ha mai vinto un c***o il 30 novembre, quindi non mi importa. Sono contento per questo pubblico straordinario, che non ha eguali in Italia e non viveva da 30 anni questo momento. Con 31 punti non siamo neanche salvi! Dobbiamo essere bravi a gestire l’entusiasmo di una piazza difficile sotto questo punto di vista», ha dichiarato l’allenatore del Napoli in conferenza stampa.
QUESTIONE DI TESTA – Sarri ha poi proseguito parlando del calo azzurro nel secondo tempo, degli episodi e dell’importanza di Gonzalo Higuain: «Calo fisico? Non solo, probabilmente ci siamo allenati meno a causa delle tante partite, ma la componente principale è quella mentale. Dispiace che l’ultimo minuto abbia lasciato una sensazione diversa rispetto a quella che è stata la partita. La Fiorentina come collettivo è la squadra più forte affrontata, mentre l’Inter lo è per individualità. Espulsione? A Mancini non rispondo, ha le sue convinzioni. In 11 contro 11 avremmo vinto più facilmente perché non ci sarebbe stato un calo mentale. Higuain? Gli parlai chiaramente e ci rimase un po’ male, poi il giorno dopo mi disse che era d’accordo su due o tre cose e ha preso consapevolezza. Sta diventando l’attaccante centrale più forte del mondo, solo Lewandowski può essere accostato a lui. Deve metterselo in testa e puntare al Pallone d’Oro. Cosa ho detto nello spogliatoio? Vi siete c****i addosso e sono andato via…».