2016

Sarri: «Higuain? Nemmeno una chiamata»

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«L’offerta del Napoli era in linea con ciò che gli è stato concesso altrove»

La partenza di Gonzalo Higuain non ha tolto certezze a Maurizio Sarri, che deve invece abituarsi alle conseguenze di allenare ad alti livelli, quelli che ti portano ad avere ritiri frastagliati e arrivi a scaglioni perché i giocatori sono stati impegnati durante l’estate in diverse competizioni. Il tecnico del Napoli, però, non si tira indietro quando si tratta di parlare del Pipita: «La scelta è stata sua, perché l’offerta che gli è stata fatta da noi era in linea con ciò che gli è stato concesso altrove. Perdiamo il più forte centravanti al mondo, ma dal punto di vista personale resta l’amarezza: mi aspettavo che facesse almeno una telefonata, magari cinque minuti prima che cominciasse le visite mediche. Ora devo dare fiducia a Gabbiadini, che ha mezzi da sfruttare», ha dichiarato al Corriere dello Sport, l’allenatore partenopeo, che ora deve spalmare le responsabilità che prima aveva Higuain sul gioco e sul resto della squadra.

SCONTENTO E SFIDA – Il malumore dei tifosi è comprensibile, ma secondo Sarri è già stato superato. Anche la squadra però si aspettava un saluto: «Non mi risulta ci sia stato. Queste cose vengono assorbite facilmente. Un pizzico di scontento lo registri, ma poi c’è il campo che aiuta a dimenticare», ha dichiarato l’allenatore del Napoli, il quale poi ha suonato la carica, perché non bisogna piangersi addosso e perché si può vincere anche senza Higuain. All’orizzonte per Sarri c’è il debutto in Champions League e il rischio che si emozioni a sentire la musichetta del torneo c’è ed è forte. In campionato, invece, ancora sfida con la Juventus: «Da cinque anni vince lo scudetto e questo è un dato inquietante per il movimento calcistico italiano perché rende meno appetibile il prodotto. Hanno grosse responsabilità anche loro. Chi sta alle spalle sa di non dover deludere, perché anche i favoriti possono sbagliare».

LOTTA APERTA – Per Sarri è un errore sentirsi favoriti alle spalle della Juventus: teme la Roma e l’Inter, oltre che la Fiorentina, inoltre è curioso di vedere il Milan. Il destino del campionato non è segnato, anzi il 2 aprile al San Paolo c’è una sfida difficilissima per la Juventus, quella contro il Napoli e Sarri parla quasi da tifoso: «Sarà quasi proibitiva. Il bianco e il nero non mi si addicono». Sulla corsa per il titolo, infine: «Non abbiamo niente da farci perdonare, ma si riparte da zero e io non firmo nulla».

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