2015

Napoli, Sarri: «Scudetto? Secondo voi non sono all’altezza»

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Il tecnico si toglie qualche sassolino dalla scarpa: «Avete cambiato idea?»

«In passato questa squadra aveva paura di vincere perché non si rendeva conto di avere un potenziale. Ora lo sanno, ma sono anche consapevoli dei difetti, che vanno limati in un primo momento e poi spazzati via, altrimenti il potenziale resterà tale». Maurizio Sarri, intervenuto in conferenza stampa, prova a motivare ulteriormente il suo Napoli: «Lavoro per far sì che la squadra esprima al massimo il suo potenziale, ma va anche detto che con me stanno poco, circa due ore al giorno, io ci provo ma non posso esserne sicuro oggi».

SCUDETTO – «Nessun gol su palla inattiva? Le soluzioni – prosegue Sarri – sono le stesse con cui l’Empoli ha segnato molti gol la scorsa stagione, significa che abbiamo caratteristiche diverse. Cerchiamo altre soluzioni in questo momento. Scudetto? Non posso parlarne, fino a qualche giorno fa leggevo di una squadra non rinforzata dal mercato e con un tecnico non all’altezza, non aggiungo altro».

L’AVVERSARIO – Domani, al San Paolo, arriverà il Palermo: «E’ una gara difficile, troviamo una squadra che dopo la sosta ha trovato la quadratura. Viene da due ottimi risultati con due ottime prove e poi c’è l’incognita della gara infrasettimanale. E’ una squadra forte, l’anno scorso ha fatto bene ed ora sta ritornando su quei livelli. Ha un ottimo tecnico ed è pericolosa. Noi abbiamo giocato in Europa e poi domenica, loro sabato ed hanno un giorno in più, questo non mi sembra giusto perchè servirebbe più sensibilità verso chi gioca in Europa. Turnover? Non lo so, oggi capirò come sta la squadra, ma due o tre cambi li farò».

CALI – «Non bisogna avere cali mentali prima di tutto – continua il tecnico toscano, facendo riferimento alla striscia di risultati positivi – perchè giocando ogni tre giorni bisogna subito preparare una gara successiva e questo è l’aspetto determinante. Iniziamo da domani, sarà una gara difficile perchè loro stanno bene, sono pericolosi ed hanno un paio di giocatori veramente pericolosi e dopo tre giorni giocare è difficile per l’energie mentali e nervose. E poi dico una cosa: Jorginho, se avesse giocato con un’altra maglia, sarebbe stato elogiato da tutti i giornali. Ha toccato 115 palloni, calciatori con la maglia a righe sono stati citati ed elogiati per averne giocati una 90ina».

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