2015
Napoli – Insigne, “caso” rientrato | GdS
I “musi lunghi” sono un’arma in più, una risorsa per Sarri
Nemmeno Diego Armando Maradona ha vinto da solo: nel 1990 il Napoli vantava in attacco pure Careca, Carnevale, Zola e Mauro. Anche Maurizio Sarri ha a disposizione un reparto offensivo di talento e per questo deve far ruotare i suoi attaccanti. Logico e fisiologico, dunque, qualche mugugno, ma sorprendono i musi lunghi di Lorenzo Insigne e Dries Mertens, considerando il buon momento che sta attraversando la squadra. «Insigne dovrà chiedere scusa ai suoi compagni cui ha mancato di rispetto», ha dichiarato l’allenatore del club partenopeo, ma la squadra ha capito che quello dell’attaccante è stato un gesto di stizza senza alcun intento polemico nei confronti di chi lo sostituiva.
“PROBLEMI” DI ABBONDANZA – I compagni, però, da Higuain a Reina e Hamsik, gli hanno consigliato di evitare certi atteggiamenti, ma il “caso” è stato archiviato. Non ci sarà, dunque, come riportato da La Gazzetta dello Sport, nessun provvedimento disciplinare nei confronti di Insigne. Mertens, invece, si è sfogato con il suo procuratore Lerby, che gli ha ribadito la volontà del Napoli di rinnovargli il contratto, perché convinto che rappresenti un’arma della squadra. Nessun pericolo di fuga, dunque. E lo stesso discorso vale per Manolo Gabbiadini, un altro attaccante che scalpita. L’esempio da seguire è la Juventus di Antonio Conte, nella quale chi stava in campo non voleva uscire e chi era in panchina scalpitava.