2015
Napoli, Hysaj: «Scudetto? Dobbiamo crescere con le piccole»
E poi svela un retroscena: «Fan dell’Inter, ma conquistato da Napoli»
E’ arrivato l’inverno, ma Napoli può contare sul calore del popolo partenopeo. Lo ha capito anche Elseid Hysaj, che ai microfoni di Panorama Sport ha parlato del successo contro l’Inter e del primato in classifica: «Sto davvero bene. Siamo pronti ad affrontare i prossimi impegni, ma la sfida contro l’Inter non è stata facile. Lo sapevamo. Nonostante l’inferiorità numerica sono andati vicini al pareggio. Non hanno più qualità di noi, ma hanno molti giocatori forti fisicamente. Il campionato è equilibrato: l’Inter è tosta, ma anche la Fiorentina, sta crescendo. E non bisogna dimenticare la Roma e la Juventus, anche se non sta dominando come l’anno scorso. In Italia non esistono avversari semplici. Noi ad esempio gestiamo bene le sfide con le grandi, ma spesso con le piccole andiamo in difficoltà».
TRE MOTIVI – Il terzino azzurro, uno dei migliori al San Paolo nel big match, ha parlato della soddisfazione per la vittoria: «Mi sono sentito orgoglioso per tre motivi: abbiamo vinto soffrendo, ci siamo presi il primo posto e ho vinto il derby dei Balcani con Ljajic. Io interista? Sono un fa, ma il Napoli mi ha conquistato, sia come città che come squadra. L’armonia è enorme e ciò ci sta aiutando molto. I tifosi poi sono come noi albanesi: passano da un estremo all’altro, c’è tanta passione ma basta un pareggio per farli deprimere. Manaj? L’ho incontrato dopo la partita, ma abbiamo parlato poco. Gli ho detto di andare a casa e riposare (ride, ndr)».
COLLEGHI – Hysaj ha poi parlato di alcuni compagni di squadra e avversari: «Con chi ho legato di più? Insigne, Maggio e Gabbiadini, trascorriamo più tempo insieme. Ma anche Higuain, Mertens e Reina sono gentilissimi e disponibili. Chi ha più talento? Per esempio Saponara, può fare una grande carriera, ma a Napoli ci sono giocatori che sembrano arrivati da un altro pianeta, come Higuain, Insigne e Mertens, talenti puri. Fantastici. Avversario più difficile da affrontare? Tevez, era imprevedibile. Anche Felipe Anderson con la sua velocità. Mi ha sorpreso Perisic, è davvero forte».
IL NODO – Infine, ha parlato della corsa per lo scudetto e della Nazionale: «Le prime giornate sono state dure, mi sembrava di non aver mai giocato in Serie A. Ero un po’ nervoso i primi tempi, poi mi sono ripreso. Scudetto? Siamo solo a dicembre, è presto. Ci sono tante squadre forti. Noi stiamo facendo bene, ma a volte ci facciamo bloccare dalle piccole e questo è un problema. Albania? Sono contento per la stima del ct Tramezzani, ma cerco di restare con i piedi per terra. Bisogna solo lavorare».