2016

Appello Higuain: video non ammesso

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Gli azzurri proveranno a far leva su un’espressione usata dall’argentino

Ci siamo, oggi è il giorno che a Napoli aspettavano: Gonzalo Higuain apparirà di fronte alla Corte d’Appello Federale per parlare, in prima persona, e provare ad ottenere almeno una giornata di sconto sulla squalifica di quattro giornate che il giudice sportivo gli aveva comminato dopo la spinta all’arbitro Massimiliano Irrati nel corso della partita di circa due settimane fa contro l’Udinese. Di cosa succederà se ne parlerà sicuramente tanto, ma restano i fatti: la Corte ha preferito, almeno per ora, non ammettere come prova processuale le immagini video dell’accaduto, preferendo basarsi per la decisione finale invece su altri due presupposti, ovvero il referto dell’arbitro, che resta la testimonianza principale in qualsiasi grado di giustizia sportivo, ed i fotogrammi. Una decisione stramba secondo l’avvocato del Napoli Mattia Grassani, che ha chiesto alla Corte semplicemente di valutare se sia stato Higuain ad avvicinare l’arbitro per spingerlo o, viceversa, se sia stato Irrati ad avvicinare Higuain che ha usato le mani per difendersi.

HIGUAIN E QUEL “VERGOGNOSO”… – Difficile dirlo ed è per questo motivo che Grassani ha chiesto l’intervento in aula anche di Irrati stesso: è nei poteri della difesa chiedere l’ammissione di nuovi testimoni, nei poteri della Corte però decidere se accettare o meno. Vedremo. Di certo a pesare su una possibile conferma della squalifica di Higuain, riporta oggi Il Mattino, c’è quel “vergognoso” pronunciato dall’argentino, urlando, in faccia all’arbitro. Però bisogna fare chiarezza: in termini di giurisprudenza sportiva quell’espressione non è ritenuta un’ingiuria, ovvero un’offesa, ma semplicemente una critica, anche se urlata: su questo elemento potrebbe fare leva il Napoli per provare ad ottenere la riduzione della squalifica che permetterebbe all’attaccante argentino di esserci almeno con la Roma. Non fa testo invece il respingimento dell’appello della squalifica di Maurizio Sarri sempre per un “vergognoso”, perché in quel caso sul tecnico azzzurro pesava una recidiva, quindi era palese non potessero esserci margini per un ricorso efficace. 

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