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2016

Grassi: «Io come Marchisio? Meglio Hamsik!»

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napoli tifosi novembre 2015 ifa

Il giovane del Napoli parla della sua passione per lo slovacco

Alberto Grassi non ha avuto molta fortuna da gennaio in poi, ovvero da quando è stato comprato dal Napoli, si è infortunato subito e non è mai sceso in campo anche se adesso sembra essersi ristabilito. Adesso però ha la fortuna di giocare con il suo idolo, quel Marek Hamsik che lui ha visto segnare in un Brescia – Milan in Coppa Italia e da allora si è intestardito sullo slovacco. «A Hamsik l’ho raccontato solo pochi giorni fa, ha sorriso e si è stupito, è una gran bella persona» ammette Grassi, che continua dicendo che Hamsik è il suo giocatore preferito e si è ispirato a lui nella sua crescita.

GRAZIE EDY – Il pensiero però poi va a Atalanta – Napoli di dicembre quando Grassi e Hamsik erano avversari e l’allora atalantino era lontano dai partenopei: «Allora non ci pensavo, quando poi le voci sono finite sui giornali sono rimasto incredulo. Su Napoli mi ha detto tutto Edy Reja, con lui ho un gran legame forte e mi ha detto come avrei dovuto comportarmi e con che piazza avevo a che fare». Sempre su Reja Grassi afferma che le frasi di commiato del tecnico lo hanno emozionato, e non solo, in molti all’Atalanta sono passati da Napoli (l’ex Denis, Cigarini, il prof. Febrari) e gli hanno dato utili consigli. Per ora però è dura per Grassi imporsi: «Sono tutti fenomeni, aspetto il mio momento e so che la squadra è collaudata e ha valori alti ma io guardo, imparo e studio».

MARCHISIO? NO, HAMSIK – La valutazione di dieci milioni di euro non pesa a Grassi, che non ha potuto far molto in questi primi mesi, neppure visitare il centro nella maniera giusta, visto che si è subito sottoposto a un intervento al menisco. «Il Napoli è un gruppo fatto da ragazzi straordinari, campioni in campo e fuori, mi sembra di esserci da sempre» dice Grassi quando gli chiedono di eventuali problemi di ambientamento. A Il Corriere dello Sport l’ex nerazzurro parla della “parolina che non si dice” nello spogliatoio, ovverosia lo Scudetto: «Qui non si pronuncia, si gioca solo per vincere». Infine, a chi lo paragona a Claudio Marchisio, Grassi sente di dire: «Li lascio parlare, io lavoro solo per maturare. È tra i miei giocatori prediletti, ma non quanto Hamsik, sia chiaro».

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